Bruxelles – Il commercio al dettaglio è in calo, seppur leggero, nell’Ue rispetto al mese scorso, anche se i dati rispetto a un anno fa sono incoraggianti. Le vendite al dettaglio sono aumentate in tutta l’Ue del 2,7% a gennaio 2018 rispetto all’anno precedente. Nello stesso periodo, nell’Eurozona le vendite al dettaglio sono salite del 2,3%. A dirlo è l’Eurostat, l’Istituto di statistica europeo, che ha pubblicato dei dati che mostrano però una diminuzione dello 0,1% del commercio al dettaglio tra dicembre 2017 e gennaio 2018, sia nei 19 paesi con la moneta unica che in tutta l’Ue.
Per quanto riguarda la Zona euro, la crescita del volume delle vendite al dettaglio tra gennaio 2017 e gennaio 2018 del 2,3%, è dovuto all’aumento del 3,8% degli acquisti dei prodotti non alimentari, alla crescita dello 0,8% delle vendite degli articoli inclusi nella categoria ‘cibo, bevande e tabacco’ e dall’ incremento dello 0,2% dell’acquisto di carburante. In tutto il territorio dell’Unione, sull’aumento del 2,7% del volume degli scambi al dettaglio hanno inciso la crescita del commercio del 4,2% dei prodotti non alimentari, l’aumento dell’1,7% dell’ acquisto di carburante e la crescita dello 0,6% degli acquisti di ‘prodotti alimentari, bevande e tabacco’. I Paesi Ue che hanno registrato un maggiore aumento nel volume totale del commercio al dettaglio sono stati Romania (+ 11,0%), Ungheria (+ 7,5%), Lettonia (+ 7,2%) e Francia (+ 6,3%), mentre maggiori diminuzioni sono state osservate in Estonia (-0,9%) e in Belgio (-0,2%). L’aumento del 2,3% del volume del commercio al dettaglio nell’area dell’euro nel gennaio 2018, rispetto a gennaio 2017, è a causa dell’aumento del 3,8% delle vendite dei prodotti non alimentari e dell’aumento dello 0,8% delle vendite di ‘cibo, bevande e tabacco’ e dello 0,2% dell’acquisto di carburante.
La diminuzione dello 0,1% del volume del commercio al dettaglio nella zona euro nel gennaio 2018, rispetto a dicembre 2017, è dovuto ai cali delle vendite dei prodotti non alimentari (-0,3%), e delle vendite di ‘cibo, bevande e tabacco’ (-0,2%). In tutta l’Ue, la discesa dello 0,1% del volume del commercio al dettaglio è dovuta alla diminuzione dello 0,3% dell’acquisto di prodotti che rientrano nella categoria ‘Cibo, bevande e tabacco’ e dello 0,2% per i prodotti non alimentari. Tra gli Stati membri le maggiori diminuzioni del volume totale del commercio al dettaglio sono state registrate in Estonia (-2,4), Belgio (-1,6%) e Malta (-1,4%), mentre i maggiori aumenti sono stati osservati in Lettonia (+ 2,1%), Finlandia (+ 1,3%), Ungheria (+ 1,1%) e Austria (+ 0,7%).