Bruxelles – Mentre si avvicina l’ora X per le prossime elezioni, in Italia, anche i docenti universitari lanciano un appello ai candidati alla Camera e al Senato.
L’invito arriva dalla rete di Università per l’Europa verso l’unione politica. Il progetto vede in campo un gruppo di docenti universitari degli atenei italiani che portano avanti delle iniziative con l’obiettivo di divulgare la conoscenza dell’Unione nel settore accademico. Il coordinatore, Francesco Gui, docente dell’Università della Sapienza, chiede al futuro governo di provvedere a stilare un piano, con significativi interventi, per la formazione dei giovani e di chi già lavora alla cittadinanza europea.
Di certo il mondo universitario italiano da tempo non vive giorni di lustro, la ricerca stenta a decollare e la fuga di cervelli sembra non placarsi. In un situazione come quella attuale, dove la mobilità giovanile è all’ordine del giorno sembra opportuno inserire, secondo la rete, percorsi formativi specifici sull’Unione.
“Purtroppo, a tutt’oggi si riscontra un’inadeguata preparazione scolastica e universitaria tanto in tema di valori dell’Unione che della sua storia e cultura, delle sue istituzioni e delle sue politiche, non meno che delle opportunità economiche e professionali da essa offerte”, affermano i docenti nell’appello.
Secondo gli stessi, fino ad oggi, il sistema dell’istruzione italiano dimostra di avere delle forti carenze sul piano della formazione dell’Ue, l’introduzione di “alfabetizzazione europea” deve essere inserita alla base del prossimo sistema italiano proprio per garantire a tutti di poter al meglio usufruire dell’opportunità europee. Negli insegnanti come negli studenti universitari, senza tralasciare gli addetti ai lavori manca una conoscenza istituzionale, storica e culturale dell’Unione e questo non garantisce una piena consapevolezza dell’essere cittadino europeo.
La lettera si conclude “Chiediamo pertanto ai candidati di dichiararsi favorevoli al presente appello, impegnandosi ad adottare le opportune decisioni affinché i cittadini italiani abbiano gli strumenti per sentire ed agire pienamente come cittadini europei ”.