Bruxelles – Più fondi europei per lavorare sulle cause delle migrazioni: Il Consiglio europeo ha oggi dato il via libera a nuovi finanziamenti in Paesi terzi per 3,7 miliardi da parte della Banca europea per gli investimenti.
Quindi per le operazioni “esterne”, il tetto massimo degli investimenti per la Bei è aumentato a 5,3 miliardi, di questi 3,7 miliardi saranno impiegati per progetti nel settore pubblico e privato per lavorare sulle radice delle problematiche della migrazione.
L’Unione europea fornisce una copertura di bilancio alla Bei con un massimale di 30 miliardi sulle operazioni “esterne” per il periodo del 2014-20. Delle nuove risorse, un importo fino a 1,4 miliardi di euro sarà destinato ai progetti del settore pubblico che affrontano le cause profonde della migrazione, mentre 2,3 miliardi nel settore privato.
Fermare le ragioni alla base delle migrazioni di massa rientra tra le necessità imminenti: l’Europa sta affrontando una pressione migratoria senza precedenti, dunque aumenta il bisogno di un impegno di risorse finanziare che possano aiutare gli Stati a lavorare insieme verso il riconoscimento dei fattori sociali, economici ed ambientali che costituiscono le cause alla radice del fenomeno, spiegano al Consiglio Ue.
Queste operazioni, rientrano tra i nuovi obiettivi per l’immigrazione, come conferma lo stesso Parlamento europeo, e si aggiungono alle operazioni di controllo sulle aree di confine che hanno altri tipi di finanziamenti.
Il mandato della Banca europea per i prestiti ad altri Paesi comprende il rafforzamento delle misure volte a combattere il terrorismo, l’evasione, l’elusione e la frode fiscale.
I progetti fuori dell’Ue rappresentano circa il 10% delle attività di Bei.