Nessuno viene dalla montagna del sapone. Che lo spionaggio sia generalizzato è risaputo. Magari in certi casi è sgradevole, ma è, probabilmente necessario, almeno in certi momenti. Se il governo italiano ne spia un altro (certo, per qualche buon motivo) io, devo dire, mi sento più protetto. Poi certo, devo accettare che altri spiino noi, e così via, passando per il controspionaggio. E’ una storia senza fine. Ma se non ho niente da nascondere non temo neanche niente.
Certo se scoprissi che un mio amico, non magari il migliore, ma un amico mi spia sarei dispiaciuto, soprattutto non potrei far finta di nulla, dovrei protestare. Così hanno fatto i governi europei, blandamente, verso l’amico statunitense. Invece tutti zitti con i britannici. Ora, personalmente mi sento culturalmente più vicino ai britannici che agli statunitensi, però non capisco perché a David Cameron nessuno dica niente. Insomma, le spie al comando di questo signore hanno lavorato in Europa, ed in Italia, al servizio proprio e dell’alleato d’oltreoceano. Nessuno ha detto “ba”. E dire che Cameron era seduto in mezzo ai suoi colleghi a Bruxelles proprio mentre questi sceneggiavano un grande scandalo e raccontavano di aver dato lezioni di democrazia a Barack Obama o ai suoi ambasciatori. Tutti zitti.
Solo il Parlamento europeo aveva fatto un tentativo di parlare un po’ con i britannici. Un mese fa uscì sulla stampa che da Londra si spiavano le telefonate sulla rete del gestore incumbent belga Belgacom. Il che vuol dire tutte le telefonate delle ambasciate, della Commissione, del Consiglio, insomma, quelle di tutti gli amici dell’Ue. Il Parlamento europeo tentò di approfondire la vicenda, ed invitò in audizione oltre vai manager di Belgacom, che hanno fatto pesce in barile, anche qualche funzionario del British Government Communications Headquarters (GCHQ). Accadeva il 3 ottobre, ma nessuno da Londra si è presentato.
Secondo me Cameron ha tradito i suoi alleati europei, rubando loro informazioni per regalarle a Washington. Non è così che si dovrebbe fare. Ma nessuno si arrabbia. Che Cameron sia stato solo male accorto e si sia fatto scoprire e che anche gli altri, tutti gli altri, passano informazioni agli Usa? Poi ci si domanda perché l’Unione europea è così diversa dagli Stati uniti, e come mai sia così difficile procedere verso una vera unione politica. Eccolo il perché, corre sul filo.
Lorenzo Robustelli