I capi d’azienda hanno scritto una lettera ai membri del Consiglio per chiedere di impegnarsi a ridurre le pesanti regolamentazioni Ue che soffocano la crescita: “Basta ostacoli eccessivi e non necessari”
Ridurre il fardello della burocrazia sulle imprese europee, mettere la competitività al cuore delle politiche dell’Unione. Sono queste le richieste che gli imprenditori hanno voluto indirizzare ai membri del Consiglio europeo, alla vigilia del Summit. In una lettera, firmata dai leader di aziende di tutta Europa, tra cui gli italiani Luca Cordero di Montezemolo, la presidente di Businesseurope Emma Marcegaglia e Vittorio Colao di Vodafone, si ricorda che per le imprese “uno degli ostacoli più grandi sono le regolamentazioni europee difficilmente comprensibili e gravose, che troppo spesso ostacolano le aziende. E questo con il più grande impatto sulle piccole imprese che creano l’80% dei nuovi posti di lavoro in Europa”.
Nel mercato globale, chiedono gli imprenditori, l’Ue dovrebbe intraprendere azioni per rendere le aziende più competitive, anziché “porre ostacoli eccessivi e non necessari”. A questo proposito si ricorda il rapporto recentemente realizzato da una task force di imprese del Regno Unito, secondo cui le pesanti regolamentazioni Ue soffocano la crescita delle piccole imprese. La relazione, presentata qualche giorno fa dal primo ministro britannico, David Cameron, suggerisce anche una serie di azioni concrete che l’Ue potrebbe intraprendere per rimuovere gli ostacoli non necessari: “Proposte che potrebbero fare risparmiare miliardi, liberando potenziale per innovazione, crescita e creazione di posti di lavoro”, sottolineano gli imprenditori invitando i membri del Consiglio a prenderle in considerazione.
Qualche passo nella giusta direzione l’Ue lo sta facendo, concedono i capi d’azienda, ricordando la recente comunicazione della Commissione europea che elenca, settore per settore, quali sono gli ambiti in cui occorre intervenire per semplificare le leggi europee e alleggerire gli oneri sulle imprese. Ma ancora non è sufficiente. “Se vogliamo davvero una ripresa guidata dalle imprese, bisogna andare oltre – chiede la lettera -, assicurando che ora questi impegni siano trasformati in azioni”.
“Vi chiediamo – è l’appello degli imprenditori in vista del vertice – di dare prova di leadership, impegnandovi fortemente durante il Consiglio europeo di questa settimana, per identificare dove il peso della regolamentazione può essere ridotto, per consentire alle imprese di generare una crescita di cui tutti beneficeranno”.