Bruxelles – Vietato portare soldi in Russia, anche se per cure mediche. Il regime di sanzioni Ue contro la Federazione russa per la guerra in Ucraina viene interpretato dalla Corte di giustizia in senso restrittivo. Con sentenza i giudici di Lussemburgo stabiliscono che il trasporto di valuta di uno Stato membro dell’Ue o di moneta unica europea (euro) può essere giustificato per “le somme necessarie per pagare le spese di viaggio e di soggiorno“. In tutti gli altri casi, come cure mediche, viaggiare con monete diverse da rubli “non costituisce un’esportazione necessaria per il suo uso personale” e quindi valgono e prevalgono le sanzioni Ue contenute e previste nei pacchetti adottati finora.
La Corte di giustizia si è vista costretta a produrre questa interpretazione del diritto a seguito di un procedimento giudiziario nato da controlli doganali che hanno accertato la presenza di 15mila euro in contanti nel bagaglio di una passeggera diretta in Russia da Francoforte, per sottoporsi a cure dentistiche, ormonali, e di chirurgia plastica. L’Ue ha però vietato di trasferire o esportare valute europee in Russia, e e dunque alla persona sono stati lasciati mille euro per le spese di viaggio e sequestrati il resto.
Spetterà adesso al giudice nazionale tedesco prendere i provvedimenti del caso alla luce del pronunciamento della Corte di giustizia dell’Ue, la quale ricorda comunque che “l’Unione europea non ha limitato il diritto di recarsi in Russia”. Resta dunque possibile soggiornare nel Paese, ma occorre calcolare bene quanti soldi nella propria valuta nazionale portare con sé.