Bruxelles – Obiettivo: individuare e rimuovere gli ostacoli all’integrazione dei mercati dei capitali nell’Ue. Con questa finalità la Commissione europea ha lanciato la consultazione mirata aperta a tutti per ottenere suggerimenti utili ad attuare la strategia per l’unione dei risparmi presentata a marzo. Tutte le parti interessate dall’iniziativa (la società civile, i consumatori, le parti sociali, le imprese e le autorità degli Stati membri) avranno tempo fino al 10 giugno per rispondere all’appello dell’esecutivo comunitario scaricando e compilando l’apposito questionario dalla pagina on-line dedicata.
“L’Unione dei risparmi mira a creare un ecosistema finanziario che consenta all’Europa di raggiungere il suo pieno potenziale economico”, premette Maria Luís Albuquerque, commissaria per i Servizi finanziari e l’unione dei risparmi. In tal senso, sottolinea, “eliminare le barriere esistenti è essenziale per cogliere i vantaggi di un mercato europeo integrato con dimensioni, profondità, liquidità e sinergie”.
L’obiettivo politico della Commissione europea non cambia: si intende migliorare il modo in cui il sistema finanziario dell’Ue mobilita i risparmi verso investimenti produttivi, e sostenere le priorità strategiche dell’Unione europea. Tutto questo, per Bruxelles, in nome di competitività e più vantaggi per cittadini e imprese, anche se la spinta per la realizzazione dell’unione dei risparmi intende sostenere il finanziamento dell’industria delle difesa, rendendo il progetto se non controverso certamente oggetto di critiche e censure all’interno del dibattito politico.
La Commissione tira dritto, senza alcun tentennamento. “Questa consultazione rappresenta un passo fondamentale per la raccolta di informazioni utili all’attuazione dell’unione dei risparmi”, continua Albuquerque. Le informazioni raccolte contribuiranno a definire le misure a cui l’esecutivo comunitario sta lavorando e che, assicura la commissaria, “saranno presentate in un ppacchetto completo nel quarto trimestre del 2025“.