Bruxelles – Gli Stati membri hanno dato il via libera alla prima risposta Ue ai dazi imposti da Donald Trump sulle importazioni di acciaio e alluminio. Una risposta che si articolerà in tre fasi, a partire dal 15 aprile, quando rientreranno in vigore le misure di riequilibrio già adottate nei confronti degli Stati Uniti nel 2018. Le contromisure – sottolinea la Commissione europea – “possono essere sospese in qualsiasi momento“.
Basterebbe che Washington “accettasse un negoziato equo ed equilibrato”, che rimane la “chiara preferenza” di Bruxelles, si legge nella nota pubblicata a margine del voto odierno, che ha avuto luogo nel Comitato barriere commerciale (Tbr), composto da delegati ministeriali degli Stati membri. Secondo la procedura della comitologia, per bloccare le contromisure proposte dalla Commissione europea sarebbe stata necessaria l’opposizione di una maggioranza qualificata dei Paesi Ue.
Dopo settimane di tentennamenti (la Commissione aveva proposto di rispolverare la lista del 2018 già un mese fa, salvo poi fare marcia indietro), l’Ue risponde così ai dazi americani sulle importazioni di acciaio e alluminio in vigore già dal 12 marzo. Dalla prima lista, che include prodotti come riso, cereali, frutta, succhi di frutta, tabacco, sigari, olii, carta, tessuti, abbigliamento, calzature, ceramiche, vetro, materassi, materiali di arredo, sono stati depennati whisky e bourbon, per evitare misure contro il vino. Le tariffe sulle importazioni di questi prodotti dovrebbero colpire merci americane per un valore di 3,8 miliardi di euro.
Gli altri tre allegati alla decisione presa oggi includono una serie di prodotti che l’Ue colpirà per controbilanciare l’aumento dei dazi al 25 per cento sull’alluminio primario e l’ampliamento delle misure ai prodotti derivati dell’acciaio e dell’alluminio. La seconda fase della risposta Ue entrerà in vigore dal 16 maggio, mentre solo dal primo dicembre verranno applicate le tariffe aggiuntive a mandorle e semi di soia. “Per dare il tempo ai nostri agricoltori di individuare nuovi fornitori e dare un altro segnale di apertura al negoziato con Washington”, afferma l’esecutivo Ue. In totale, le contromisure approvate dai Paesi membri colpiranno l’export americano in Ue per un valore di quasi 21 miliardi di euro.
La ritorsione non riguarda l’imposizione da parte di Trump di tariffe reciproche del 20 per cento su tutto l’import di merci europee, e nemmeno i dazi del 25 per cento sulle automobili. Il portavoce della Commissione europea responsabile per il commercio, Olof Gill, ha dichiarato ieri che l’esecutivo Ue potrebbe presentare nuove contromisure a tali tariffe “già la settimana prossima“.