Bruxelles – “Sicurezza non significa solo armi”. Vuole mettere le cose in chiaro, Enrico Letta. L’autore del rapporto sul futuro del mercato unico vuole riportare l’attenzione al centro dell’agenda politica, quella vera, più ampia, e non solo ridotta alla questione della difesa e al sostegno dell’industria del settore. “Sicurezza vuol dire lotta ai cambiamenti climatici, vuol dire indipendenza energetica, capacità di superare la burocrazia che a volta crea problemi alla nostre imprese“, scandisce in occasione della 165esima sessione plenaria del Comitato europeo delle regioni.
L’idea più ampia di sicurezza di Letta passa, inevitabilmente, per un potenziamento di ciò che l’Unione europea può già vantare, e al centro del suo lavoro. “Mercato unico vuol dire anche sicurezza“. E’ qui, per l’ex presidente del Consiglio, che si decide il futuro dell’Ue. Si riallaccia ai fatti di attualità, ed in particolare alla scelta degli Stati Uniti di avviare una guerra commerciale. “Credo che l’Ue debba reagire, e farlo in modo unito”, taglia corto. Perché, nelle sue considerazioni, in questo momento conta altro: la capacità dell’Unione europea di essere i nuovi Stati Uniti.
“Nel corso degli ultimi 100 anni gli Usa sono stati il Paese più attrattivo per gli stranieri, l’invito per tutti era di venire”, premette Letta. Oggi “noi europei possiamo essere la terra di speranza, di opportunità, di attrazione dei talenti, usando il nostro mercato unico“. E’ quello che lo stesso Letta definisce “la libertà di rimanere”, da aggiunge alle quattro libertà fondamentali alla base dell’Ue, vale a dire libera circolazione delle persone, delle merci, dei servizi e dei capitali. La libera circolazione di queste quattro categorie rappresenta le quattro libertà dell’Unione europea, necessarie per la realizzazione del mercato unico.
Certo, riconosce Letta, andare avanti non sarà semplice. Per essere davvero competitivi e rilanciare il mercato unico “occorre integrare i mercati finanziari”. Una sottolineatura, questa, che rappresenta un chiaro invito alla politica, nazionale ed europea.