Bruxelles – L’Ue non vuole la guerra commerciale con gli Stati Uniti, ma è pronta a rispondere. Ursula von der Leyen tiene il punto. La presidente della Commissione europea non intende piegarsi alle minacce degli Stati Uniti e ai dazi decretati dal suo presidente Donald Trump, annuncia in Aula una strategia su cui non offre dettagli ma è sulla riforma del mercato unico che invita il Parlamento europeo a lavorare, e in fretta. “Le barriere del mercato interno europeo equivalgono a un dazio del 45 per cento per la produzione manifatturiera e del 110 per cento per i servizi“, sottolinea citando analisi del Fondo monetario internazionale.
La competitività dell’Ue passa anche da questo, dai compiti per casa. E’ il terzo punto della strategia che l’esecutivo comunitario ha messo a punto per contrastare le spinte protezionistiche statunitensi. E’ la stessa von der Leyen a ricordare i tre punti: “Primo, siamo aperti alle negoziazioni; secondo, continueremo a diversificare il nostro commercio con altri partner; terzo, raddoppieremo gli sforzi sul nostro Mercato Unico“.

Von der Leyen cerca e chiede il sostegno dell’Aula in tutte le sue componenti politiche. Cerca una maggioranza per le riforme che si rendono necessarie: “Il Parlamento europeo ha sempre lavorato duramente per completare il Mercato unico, e ora abbiamo un’opportunità generazionale per farlo”. Il progetto di un’unione dei risparmi rientra in quest’agenda di riforme, ma non sarà il solo tassello. “Ho incaricato il vicepresidente esecutivo Séjourné (responsabile per la strategia industriale, ndr) di elaborare proposte concrete e coraggiose il mese prossimo per rimuovere alcune di queste barriere e prevenirne di nuove”. Von der Leyen ora lavora alla risposta europea ai dazi degli Stati Uniti con una risposta davvero comunitaria.