Bruxelles – Gli enti locali rivendicano un maggiore spazio nella definizione delle politiche europee che li riguardano da vicino. E lo fanno in un momento in cui – di fronte a tensioni geopolitiche globali e alla corsa alla competitività e al riarmo – il rischio è che Bruxelles ridimensioni l’impegno sull’implementazione del pilastro per i diritti sociali. L’appello arriva dall’Eurocamera, dove ieri (26 marzo) si è tenuto il ‘Cities Social Summit 2025’, evento organizzato da Eurocities, il network che raccoglie oltre 200 città europee.
A ospitare l’evento, tre eurodeputati del gruppo dei Verdi: l’italiana Benedetta Scuderi, Sara Matthieu e Gordan Bosanac. “Abbiamo sempre più bisogno di una collaborazione tra il livello locale e l’Europa“, ha affermato Scuderi, perché “gli enti locali sono le istituzioni che conoscono in profondità le esigenze più pressanti della cittadinanza e che possono trasferire questa conoscenza a livello europeo per una buona pianificazione dei fondi”.
Nel momento in cui il vicepresidente esecutivo della Commissione europea responsabile per i Fondi di Coesione, il meloniano Raffaele Fitto, sta lavorando alla revisione di medio termine della programmazione 2021-2027, l’appello dell’eurodeputata di Avs è forte e chiaro: “Abbiamo bisogno di ampliare ancora le risorse per la coesione. Ma soprattutto di riuscire ad avere un contatto diretto anche per lo stanziamento dei fondi con le città, con gli enti locali. Emergenza abitativa, servizi essenziali, scuola e sanità, povertà energetica: sono tutti temi sui quali dall’Europa possiamo lavorare insieme alle città, anche per combattere lo spopolamento delle aree interne e di quelle più in difficoltà”.

Il commissario Ue per l’Energia e la crisi abitativa, Dan Jørgensen ha indicato di recente che l’esecutivo Ue potrebbe raddoppiare le risorse dei fondi di Coesione destinate alle politiche abitative, da 7,5 a 15 miliardi di euro. Per Scuderi quella del diritto alla casa “è una delle maggiori crisi del nostro tempo”. L’ha sottolineato anche il segretario generale di Eurocities, André Sobczak, ponendo l’accento sul rischio di dimenticare il lavoro “sull’inclusione sociale e in particolare sulla crisi abitativa” di fronte alle “forti tensioni geopolitiche e di competitività”.
Uno scenario palesato dalla proposta di Ursula von der Leyen, nel suo piano per il riarmo europeo, di dare la possibilità agli Stati membri di riconvertire parte dei fondi destinati alla Coesione in spese militari. Proposta a cui i Verdi europei si oppongono strenuamente, ma che – visto il ricorso alla procedura d’urgenza per Rearm Europe che esclude il passaggio del provvedimento in Parlamento – non saranno in grado di bloccare.
All’evento era presente anche la sindaca di Firenze, Sara Funaro, che ha firmato il 100° impegno della città a implementare i principi del Pilastro europeo per i diritti sociali. “Firenze è sempre stata una città molto attenta a questi aspetti, in prima linea per dare risposte ai cittadini, ai più fragili. Oggi siamo qui per lanciare un messaggio di inclusione e di eguaglianza”, ha dichiarato la sindaca dem. Nella città d’arte toscana, che ogni anno accoglie milioni di turisti da tutto il mondo, “stiamo lavorando per tutta la parte sia della regolamentazione che della limitazione degli affitti brevi grazie a una legge regionale che è stata appena approvata”, ha affermato Funaro, annunciando che “a breve avremo anche noi il nostro regolamento per ribadire lo stop di nuove aperture nell’area del centro storico, nell’area Unesco e anche la possibilità di fare uno studio sulle altre aree”.