Bruxelles – La Groenlandia torna al centro delle tensioni diplomatiche tra il Regno di Danimarca, di cui è territorio autonomo, e gli Stati uniti, che negli ultimi mesi non hanno celato il loro interesse a prendere possesso dell’isola artica. Dopo che l’annuncio della visita di Usha Vance, moglie del vicepresidente americano JD Vance, assieme al Consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz e al Segretario all’energia Chris Wright, ha destato forte malcontento tra i groenlandesi e a Copenhagen, JD Vance stesso ha dichiarato, sui suoi canali social, che si recherà in Groenlandia con la delegazione questo venerdì (28 marzo).
“C’era talmente tanta eccitazione attorno alla visita di Usha in Groenlandia questo venerdì che ho deciso di non voler lasciare che lei avesse tutto il divertimento per sé”, ha affermato Vance nel suo video di annuncio. Il numero due della Casa Bianca vuole “dare un’occhiata a cosa sta accadendo con la sicurezza lì in Groenlandia, molti altri Paesi stanno minacciando la Groenlandia, hanno minacciato di utilizzare i suoi territori e le sue vie marittime per porre una minaccia agli Usa e al Canada”. Il vicepresidente ha poi proseguito sul tema della sicurezza e, parlando per il presidente Donald Trump, ha detto: “Vogliamo rinvigorire la sicurezza del popolo della Groenlandia perché riteniamo che sia importante per la protezione della sicurezza di tutto il mondo. Sfortunatamente, i leader in America e in Danimarca, penso, hanno ignorato la Groenlandia per fin troppo tempo, è stato un male per la Groenlandia e anche per la sicurezza del mondo intero”. Con parole non prive di un certo paternalismo Vance ha poi concluso: “Pensiamo di poter prendere le cose in una direzione diversa, e così andrò a dare un’occhiata”.

Poche ore prima, la premier danese Matte Frederiksen, parlando a Tv2 in merito alla visita dei membri dell’amministrazione Trump, ha accusato gli Stati Uniti di esercitare una “pressione inaccettabile” sulla Groenlandia, a cui ha giurato di resistere. Usha Vance negli scorsi giorni ha presentato il suo viaggio come una escursione di famiglia di tre giorni, con la capitale Nuuk e una tradizionale competizione di cani da slitta come tappe principali, tuttavia il tempismo del viaggio, coincidente con le negoziazioni per la formazione del nuovo governo locale, ha adirato danesi e groenlandesi, che vedono il tutto come l’ennesima prova di forza da parte di Washington.
“Non si può condurre una visita privata con rappresentanti ufficiali di un altro Paese”, ha dichiarato Frederiksen; le sue proteste hanno portato Washington a cambiare i programmi, con il benestare del ministro degli Esteri Lars Løkke Rasmussen, stabilendo che i Vance limiteranno la loro visita alla Pituffik Space Base, una base militare americana situata a centinaia di chilometri dal centro abitato più vicino. L’avamposto, costruito per accordo con la Danimarca durante la Guerra fredda come centro per la rilevazione di missili balistici, è territorio americano, il che ha reso il cambio di programma una piccola vittoria diplomatica per Copenhagen distendendo, almeno per ora, gli animi dei due Paesi.