Bruxelles – Perquisizioni in Piemonte, Campania, Lombardia, Toscana e Lazio, sequestro di beni per un valore da 100 milioni di euro e arresto per 13 persone, sei delle quali in custodia cautelare in carcere e sette ai domiciliari: questo il bilancio della vasta operazione condotta in Italia per frodi Iva partita dall’ufficio della procura europea (Eppo) e condotta in collaborazione con la guardia di finanza di Torino. Il blitz è scattato al termine di indagini rivolte un gruppo di criminalità organizzata sospettato di frode fiscale su larga scala nel commercio di prodotti di plastica, fa sapere la procura europea.
Scoperta “una complessa rete criminale” con collegamenti internazionali con sede nella regione Campania, per il cui smantellamento hanno dovuto lavorare anche le autorità di contrasto in Belgio, Ungheria, Lettonia e Slovacchia. Lo schema messo in piedi prevedeva una rete di società fantasma che fungevano da intermediari nella vendita di prodotti industriali di plastica. Queste aziende sono risultate spesso prive di qualsiasi vera attività commerciale. Inserendo più entità fittizie nella catena di approvvigionamento, i sospetti hanno oscurato il flusso reale di beni e finanze, rendendo difficile rintracciare i beneficiari finali.
Gli inquirenti hanno dimostrato che, tra il 2018 e il 2023, i sospetti hanno emesso fraudolentemente e utilizzato fatture per operazioni inesistenti per un totale di 500 milioni di euro, con conseguente evasione Iva di circa 100 milioni di euro.
In totale sono 52 le persone sotto inchiesta, tutte accusate di partecipazione a un’organizzazione criminale, frode IVA, emissione e utilizzo di fatture false, mancata presentazione di dichiarazioni fiscali, evasione fiscale e compensazione fiscale illegale. A seguito della vasta operazione sono stati sequestrati attività finanziarie e altre proprietà appartenenti a 15 individui e 13 società.