Bruxelles – Per un’Europa alle prese con il calo della prestazione industriale, la frammentazione del commercio internazionale e l’escalation delle tensioni geopolitiche, la competitività, uno dei temi centrali del vertice del Consiglio europeo di oggi (20 marzo), diventa l’obiettivo numero uno. Lo sa bene Simone Gamberini, presidente di Legacoop, l’associazione che riunisce oltre 10mila imprese cooperative, attive in tutta Italia e lungo l’intera filiera produttiva, che ieri sera si è rivolto ai rappresentanti delle istituzioni europee in occasione dell’evento “Cooperative, forza motrice per la competitività e la coesione sociale in Europa”. La conferenza era dedicata ad approfondire i temi critici relativi alla competitività, all’innovazione e alla sostenibilità, e il ruolo centrale delle cooperative nel futuro del settore industriale e agroalimentare in Europa.
“Rappresentiamo quasi il 10 per cento del Pil europeo, siamo uno dei motori della crescita della competitività dell’Ue e pensiamo di avere molte cose da dire”, ha spiegato Gamberini a margine dell’evento, parlando di una fase “molto particolare” per il continente in cui è in discussione “non solo l’assetto dell’Unione, ma anche l’insieme delle sue politiche che devono assistere a un recupero di competitività e di produttività”. E proprio il “mondo della cooperazione e l’economia sociale” devono essere centrali come motore “della competitività europea”, ha aggiunto. “La necessità di condividere spese comuni per la difesa” ha sottolineato Gamberini “non può significare rinunciare al nostro modello economico e produttivo, a mantenere il nostro modello di welfare e l’innovazione sociale, rafforzando le protezioni sociali come elemento di sicurezza e stabilità”.
Il forum è stato ospitato dalla rappresentanza in Ue dell’Emilia Romagna, una Regione per cui la cooperazione “ha un valore, se possibile, ancora più” sentito “che per il resto del Paese, perché c’è una presenza storica radicata, uno spirito cooperativo molto forte”, ha osservato il presidente Michele De Pascale. Il convegno – aperto dai messaggi istituzionali del vicepresidente della Commissione Ue, Raffaele Fitto, e dalla vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno – è per De Pascale un’occasione per difendere “i valori di fondo di libertà e di solidarietà sociale che ispirano l’Unione europea in un momento in cui l’Europa deve affrontare sfide complesse, dalle tensioni geopolitiche ai dazi minacciati dagli Stati Uniti, fino alla necessità di una maggiore autonomia strategica, il ruolo delle imprese cooperative diventa ancora più centrale; per questo è importante oggi più che mai concretizzare una strategia europea che le valorizzi, garantendo strumenti adeguati a competere su scala globale, accesso agevolato ai finanziamenti e un quadro normativo che ne riconosca la specificità” ha concluso il presidente.
Raffaele Fitto ha accolto con calore l’iniziativa e, parlando di “cambio di passo“, ha sottolineato le misure che la nuova Commissione europea sta portando avanti nell’ambito della competitività e che interessano le cooperative, come l’Affordable energy action plan e la Vision for agriculture and food. Ha inoltre espresso l’importanza della flessibilità nelle politiche della Commissione: “Gli attuali programmi di coesione vanno coordinati, adeguati ai problemi stringenti di oggi per dare soluzioni adeguate”.