Bruxelles – Acquisti congiunti di materiale militare a nome degli Stati membri, se questi lo dovessero richiedere. La Commissione europea si mette al servizio dei governi, ricalcando quanto fatto durante la crisi pandemica, quando l’esecutivo comunitario ha comprato vaccini per conto dei Ventisette. E’ questa la principale proposta contenuta nella bozza di libro bianco sul futuro della difesa a cui sta lavorando il collegio dei commissari, e che Eunews ha potuto visionare.
L’acquirente unico europeo per ciò che serve a sicurezza e difesa è vista come “la via più conveniente per ricostruire la difesa europea”, e in tempi anche più rapidi. Per questo “su richiesta degli Stati membri, la Commissione potrebbe agire come organismo centrale di acquisto“, con opzioni di acquisizione multiple, poiché multiple sono le necessità europee.
Munizioni, droni, intelligenza artificiale: dove comprare
La Commissione europea si avventura in un ‘inventario’ militare, per stilare la lista delle carenze su cui lavorare con senso di urgenza e priorità. Progetti comuni su cui si ravvede la necessità di lavorare includono sistemi di difesa aerea e missilistica, droni e sistemi anti-droni, sistemi avanzati di artiglieria (inclusi missili ad alta precisione e a lungo raggio), munizioni, sistemi informativi e intelligenza artificiale, capacità di combattimento terrestre, marittimo e aereo. E’ in tutto questo che gli Stati membri dovrebbero darsi da fare, con la Commissione che si offre per agire da cabina di regia.
Obiettivo industriale: comprare europeo
In questo lavorio il principio di base è la “preferenza europea”, un modo per dire che bisogna puntare su produzione e acquisto di apparecchiature, prodotti e tecnologie ‘made in Ue’. Un modo di fare che si dovrebbe basare su tre principi: cercare una soluzione europea; negoziare con produttori e fornitori europei riduzione di prezzi e tempi di consegna, “possibilmente con il sostegno Ue”; qualora una soluzione europea non fosse disponibile ai prezzi o alle tempistiche richiesti, gli Stati membri dovrebbero rivolgersi insieme a fornitori di Paesi terzi chiedendo pieno controllo del processo.
Sostegno Ue tramite bilancio comune e semplificazione normativa
A livello finanziario il libro bianco della Commissione non contiene novità rispetto alle impostazioni manifestate fin qui. Resta fermo l‘impegno a fornire prestiti agli Stati membri per 150 miliardi di euro attraverso fondi da reperire sui mercati e garantiti dal bilancio dell’Unione europea. A questo si aggiungono otto miliardi per le attività di ricerca e sviluppo attraverso il Fondo europeo per la difesa, e i 300 milioni di euro messi a disposizioni dal programma Edirpa per gli appalti congiunti, con cui mobilitare fino a 11 miliardi di euro in investimenti aggiuntivi.
E’ solo l’inizio di un processo che la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, intende portare avanti sin da subito. Annuncia nel libro bianco l’intenzione di avviare “immediatamente” un dialogo strategico con l’industria del settore della difesa, e di produrre per il comparto una proposta di semplificazione normativa “entro giugno 2025” attraverso un nuovo pacchetto omnibus. Ancora, “azioni correttive appropriate” verranno prese per risolvere il problema della mobilità militare e rimuovere così “gli ostacoli allo spostamento di truppe ed equipaggiamento” che ancora permangono.
Integrazione industriale dell’Ucraina e sostegno militare
Un obiettivo strategico contenuto nel libro bianco per il futuro della difesa riguarda l’integrazione dell’Ucraina all’Ue dal punto di vista industriale. Viene sottolinea la necessità di fare entrare il Paese candidato nel mercato settoriale a dodici stelle, “favorire investimenti diretti nell’industria della difesa ucraina”, garantendo al contempo “accesso ai servizi satellitari”, a partire da quelli forniti da Isac, il centro di condivisione dati e informazioni.
Oltre a questi si rinnova l’invito a fornire sostegno militare immediato per le necessità di breve periodo. Qui si insiste sulla necessità di fornire difesa aerea (missili ad alta precisione e droni), e “1,5 milioni di proiettili di largo calibro nel corso del 2025“. Inoltre, si insiste sulle missioni di addestramento delle forze armate ucraine.
Di questi e altri temi legati alla Difesa si parlerà il 15 aprile a Roma nell’evento della serie Connact “Difesa comune europea: finanziamenti e integrazione industriale“.