Bruxelles – È necessario garantire che il prossimo Programma quadro per la ricerca e l’innovazione, FP10, sia indipendente e autonomo, a garanzia di una ricerca libera e competitiva e capace di rispondere alle sfide europee e alle priorità italiane – ha affermato Cristina Pedicchio, Presidente di APRE nel suo discorso di apertura all’evento “La ricerca e innovazione italiana in Europa: da Horizon Europe a FP10”, introducendo una visione ampiamente condivisa, spiega una nota, nel corso dell’incontro, che si è svolto a Bruxelles il 7 marzo.
“Guardando al futuro, l’Italia è impegnata affinché il prossimo Programma Quadro europeo di ricerca e innovazione sia ambizioso, autonomo e transdisciplinare. Lavoriamo per un programma europeo che sia all’altezza delle sfide globali e allineato con gli interessi nazionali”, ha dichiarato Anna Maria Bernini, Ministro dell’Università e della Ricerca, nel suo messaggio di saluto.
All’evento, organizzato da Apre – Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea – per discutere le priorità italiane in vista dell’elaborazione del prossimo Programma quadro, hanno preso parte – tra gli altri – Elena Donazzan e Giorgio Gori, Vice presidenti della Commissione Itre del Parlamento europeo, e Marco Canaparo, Rappresentante Permanente Aggiunto dell’Italia presso l’Ue.
Donazzan ha affermato che “la ricerca, essenziale per l’innovazione e la competitività, va sostenuta con un fondo indipendente a supporto della competitività europea”. Secondo Gori “è fondamentale mantenere un Programma quadro autonomo e con risorse adeguate”.
Secondo i dati dell’analisi della performance nazionale in Horizon Europe (2021-2024), elaborata da Apre e presentata durante l’evento, l’Italia ha ottenuto 3,76 miliardi di euro, pari all’8,70 per cento dei fondi totali del programma. Il Paese si classifica terzo per numero di partecipazioni ai progetti e quinto per rientro finanziario. Marco Falzetti, Direttore di Apre, ha sottolineato: “Superare la comfort zone è cruciale per rafforzare la performance italiana nei prossimi anni”.
La tavola rotonda dell’evento, moderata da Andrea Ricci, Presidente del CTS e del Gruppo di esperti Apre “Verso FP10”, ha visto la partecipazione di Maria Chiara Carrozza, Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Massimiliano Esposito, Capo Unità ‘Coordinamento e Programmazione’ presso la DG RTD della Commissione europea, Michele Guerrini, Consigliere scientifico della Rappresentanza permanente dell’Italia presso l’Ue, Cristina Leone, Coordinatrice progetti R&S e politiche Ue-Nato, Leonardo S.p.A., e Francesco Priolo, Rettore dell’Università degli Studi di Catania.
Carrozza ha sottolineato come “il Programma quadro rappresenta un valore aggiunto per l’Europa, creando un mercato unico delle competenze nella ricerca e innovazione e favorendo la cooperazione internazionale nella R&I”.