Bruxelles – La crisi della competitività a dodici stelle riguarda anche le abilità e le conoscenze degli studenti e dei lavoratori europei. Il quadro non è affatto roseo: c’è carenza di competenze, da quelle più basilari a quelle in ambito Stem (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica). Sono 18 milioni di allievi sotto-producenti mentre un quindicenne su tre non riesce ad applicare la matematica nella vita quotidiana. L’invecchiamento della popolazione del continente ridurrà nel 2030 le persone in età da lavoro di 7 milioni rispetto a tre anni fa, aggravando ulteriormente la crisi delle competenze.
La risposta della Commissione europea a queste sfide è la “Union of Skills“, lanciata questa mattina (5 marzo) da Roxana Mînzatu, la vicepresidente esecutiva per i diritti sociali e le competenze. La strategia punta a supportare lo sviluppo di capitale umano attraverso programmi per il sostegno ai giovani nell’acquisizione di abilità di base (Basic Skill Support Scheme), incentivi all’aggiornamento per i lavoratori a rischio disoccupazione o coinvolti in processi di ristrutturazione (a partire dal settore dell’automotive), agevolazioni per il riconoscimento di titoli di studio da un Paese Ue all’altro.
Per attrarre talenti da tutto il mondo, la Commissione lancerà “Choose Europe“, un programma pilota con un budget da 22,5 milioni di euro volto ad offrire prospettive lavorative e condizioni di studio ed impiego per cittadini extra-Ue. Se adottato, il progetto (in prova già dal prossimo aprile) verrà coadiuvato da un’ “Eu talent pool” per il reclutamento dei migliori studenti, ricercatori e lavoratori, e da una strategia per l’agevolazione dei visti, che verrà presentata quest’anno. La Union of skills poggerà sulla partecipazione degli Stati membri e si avvarrà di un’osservatorio europeo per le skills ad hoc e di un Board responsabile delle azioni da intraprendere e del coordinamento degli obiettivi.
La commissaria Mînzatu ha concluso il suo annuncio sottolineando come “il successo di ogni persona nell’apprendimento, a lavoro e nella vita è essenziale per la competitività e per un’Unione stabile e resiliente”, e annunciando che la Commissione intende introdurre una nuova raccomandazione Eu-27 sull’istruzione e le skills nel ciclo del semestre europeo, per indirizzare gli Stati membri ed affrontare il problema della frammentazione dei finanziamenti al settore.