Bruxelles – Giù le mani dai fondi strutturali! Nella necessità di investire di più nella difesa “distogliere i fondi dalla coesione sarebbe un errore catastrofico“, avverte la presidente del Comitato europeo delle regioni (Cor), Kata Tütto. ” L’indebolimento della coesione indebolisce la capacità dell’Europa di mantenere le sue regioni forti e resilienti di fronte alla crescente instabilità”, spiega a Eunews commentando il piano ‘Rearm Europe’ presentato dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
“Il dibattito non dovrebbe vertere sulla ridistribuzione dei fondi esistenti, ma sulla garanzia di nuove risorse per salvaguardare la sicurezza dell’Europa in tutte le sue dimensioni”, continua la presidente del Comitato europeo delle regioni. Insomma, l’elemento del piano per il riarmo dell’Europa che tocca da vicino regioni e territori non solo non convince, ma preoccupa. In gioco c’è il futuro delle regioni, la loro crescita, il benessere dei cittadini che ci vivono.
Certo, riconosce Tütto, “in tempi geopolitici così incerti, l‘Europa deve restare unita nel suo incrollabile sostegno all’Ucraina“. Questo principio non è e non può essere in discussione. Però, precisa ancora la presidente del Comitato delle regioni, “la sicurezza è un bisogno umano fondamentale, ma è più di una semplice difesa militare”. La sicurezza, spiega, “comprende dimensioni economiche, sociali, ambientali, sanitarie, istituzionali e di sicurezza informatica”. In tal senso “la politica di coesione svolge già un ruolo in questo quadro di sicurezza più ampio”.
Per come concepita e soprattutto per come finanziata finora, sottolinea Tutto, la politica di coesione dell’Unione europea “investe nella protezione delle infrastrutture critiche, nella preparazione alle emergenze e nel rafforzamento della resilienza della comunità contro le crisi, siano esse derivanti da guerra, cambiamenti climatici o attacchi informatici”. Se si tolgono risorse tutto questo rischia di essere messo in discussione.