Bruxelles – Mentre la Siria attraversa un’importante fase di trasformazione a seguito della caduta del regime di Bashar al-Assad avvenuta il 19 dicembre 2024, l’Unione Europea, per supportare e stabilizzare il processo di transizione politica e lo sforzo di ricostruzione dell’economia, ha iniziato ad adottare misure concrete e a garantire relazioni pacifiche con il Paese mediorientale. Queste iniziative hanno fatto oggi (24 febbraio) un consistente passo in avanti con la decisione del Consiglio Ue di sospendere diverse misure restrittive precedentemente imposte al regime siriano e in vigore da oltre un decennio.
“Ciò include il settore dei trasporti, dell’energia e delle banche” ha specificato l’Alta rappresentante Ue per gli Affari Esteri Kaja Kallas, in occasione del Consiglio affari esteri. L’allentamento, già annunciato il 24 gennaio scorso, prevede infatti la sospensione delle misure imposte sul settore del gas, del petrolio e dell’elettricità e l’estensione a tempo indefinito delle preesistenti eccezioni umanitarie alle sanzioni. Quattro istituti bancari e la compagnia aerea Syrian Arab Airlines vengono rimosse dalla lista delle entità soggette a congelamento dei fondi e delle risorse economiche, in modo da permettere di renderli disponibili alla Banca Centrale Siriana. Allo stesso tempo, vengono introdotte eccezioni alla proibizione di stabilire relazioni tra le banche siriane e gli istituti finanziari presenti sul territorio dell’Ue, per permettere le transazioni legate ai settori dei trasporti e dell’energia, nonché quelle necessarie alla ricostruzione e a fini umanitari.
E’ evidente come le azioni intraprese dal leader della milizia Hay’at Tahrir al-Sham (HTS) Ahmed al-Sharaa, alias Abu Mohammad al-Jolani, siano state accolte con ottimismo da Bruxelles, specialmente dopo lo scioglimento di tutte le milizie (HTS compresa) e la convocazione della conferenza incaricata di redigere la nuova Costituzione del Paese.
Il Consiglio valuterà se ulteriori misure sanzionatorie potranno essere sospese e monitorerà la situazione in Siria per assicurarsi che le sospensioni rimangano adeguate. E’ importante precisare che resteranno in vigorele sanzioni legate al regime del decaduto Assad e le quelle contro il settore delle armi chimiche e convenzionali, il traffico illecito di droga, l’import/export di beni appartenenti al patrimonio culturale, i software di repressione del dissenso e i sistemi di sorveglianza. Il 17 marzo è prevista a Bruxelles la nona conferenza per la Siria, volta a mobilitare ulteriormente il supporto per il Paese.