Bruxelles – Non solo Russia, o l’imperversare di Elon Musk sul suo social media X. Le sfide sono tante, e come Unione europea “oggi siamo messi alla prova in modi senza precedenti”. Il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, ne è più che consapevole, e al Comitato europeo delle regioni riunito in sessione plenaria, chiede responsabilità. L’Ue è messa alla prova “dalla geopolitica, dalla situazione economica, da un senso di disconnessione tra cittadini e leadership“, chiarisce Costa. E’ su quest’ultimo aspetto che vuole insistere: “Abbiamo bisogno di governi locali e regionali, abbiamo bisogno della fiducia che si può costruire dal basso verso l’alto, per la nostra unità e coesione”.
Alle Regioni e ai loro amministratori viene esplicitamente chiesto di lavorare per curare quel senso di sfiducia e quello scollamento che minano il progetto di integrazione nelle sue fondamenta. “L‘Unione Europea sta vivendo un momento decisivo“, avverte il presidente del Consiglio europeo. Spetta agli enti locali fare la differenza, contrastare populismi, euro-scetticismo, insoddisfazione. “I governi locali e regionali comprendono le esigenze dei loro cittadini, le loro sfide e le loro speranze per il futuro”, continua Costa. Non solo: governatori e sindaci “adattano le politiche alle condizioni locali”.
Alle regioni preoccupate che il prossimo bilancio pluriennale (Mff 2028-2034) possa essere disegnato in modo da ridefinire ruoli e competenze in senso più centralizzato, Costa offre il sostegno per una centralità dei territori: “La sussidiarietà e la governance multi-livello sono principi chiave dell’architettura europea”. Un modo per dire che da parte sua resta l’impegno a non limitare il ruolo delle regioni. “La sussidiarietà implica che le decisioni sono preso al livello che più serve”. Per cui, conclude, “la governance multi-livello è il fondamento su cui possiamo costruire un’Europa più forte e più prospera per tutti“.