Bruxelles – Il mondo della gioielleria resta impermeabile alla crisi che colpisce altri settori della manifattura europea. Secondo i dati diffusi oggi (14 febbraio) da Eurostat, nel 2023 il valore della produzione totale di gioielli nell’Unione Europea ha raggiunto i 4.363 milioni di euro, segnando un aumento dell’1 per cento rispetto ai 4.321 milioni di euro del 2022.
L’Italia è ancora il primo produttore tra i 27 Paesi membri, con un valore di produzione di 1.559 milioni di euro nel 2023, pari al 36 per cento del totale dell’Ue. Segue la Francia, con una quota del 33 per cento e un valore 1.444 milioni di euro. Roma e Parigi fanno un altro sport: insieme rappresentano quasi il 70 per cento della produzione totale del vecchio continente. la Germania, al terzo posto tra i Paesi europei, si ferma ad una produzione del valore di 507 milioni di euro, il 12 per cento del totale dell’Ue.
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Ma se il valore della produzione gioielliera italiana, uno dei comparti manifatturieri di punta del Made in Italy, è in calo dell’8 per cento rispetto al 2022, quando aveva toccato gli 1.695 milioni di euro, in Francia il trend è opposto. La produzione transalpina è cresciuta notevolmente: nel 2022 il suo valore era stato di 1.267 milioni di euro, nel 2023 è arrivato a 1.444 milioni.
Rispetto al 2022, gli aumenti relativi più consistenti nel valore della produzione di gioielli sono stati registrati in Croazia (+26 per cento), Repubblica Ceca (+25 per cento) e Irlanda (+20 per cento). Al contrario, i cali più marcati sono stati registrati in Lituania, dove la produzione è crollata del 36 per cento, in Lettonia (-16 per cento) e appunto in Italia.