Bruxelles – Maternità surrogata, il governo belga guidato dal conservatore Bart De Wever dice ‘sì’ ed estende la possibilità di ricorrere all’utero in affitto anche per single e alle coppie gay, e scoppia la polemica. Perché De Wever, primo ministro in carica nel regno del Belgio e leader storico dell’N-va, partito che in Europa si accomoda tra i banchi dei conservatori europei (Ecr), è un alleato della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il cui partito Fratelli d’Italia pure fa parte dell’Ecr, che sul tema ha però altre idee. In Italia la Gestazione per altri è stato considerato reato universale, e l’utero in affitto non può essere previsto mai in nessun caso. La scelta della maggioranza in Belgio irrompe nel dibattito politico italiano.
“Giorgia Meloni dovrebbe andare a lezione di diritto e di civiltà dal suo alleato Bart De Wever“, sottolinea Carolina Morace, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, membro della commissione Diritti delle donne e uguaglianza di genere. “In Belgio – sottolinea ancora – un governo di destra, dal quale mi dividono molte cose, dimostra che sul riconoscimento dei diritti non ci devono essere distinzioni politiche, in Italia la destra alimenta caccia alle streghe e omofobia di Stato”.
Congratulazioni e auguri di buon lavoro all’amico @Bart_DeWever, nuovo Primo Ministro del Regno del Belgio. Certa che lavoreremo insieme guidati da valori e obiettivi comuni, sia a livello bilaterale che nell’affrontare le importanti sfide che ci attendono in ambito europeo e…
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) February 3, 2025
Il nuovo primo ministro ‘amico’ dell’Italia di Meloni, in sostanza, sconfesserebbe le alleanze politiche e di agende. “Pochi giorni fa Giorgia Meloni su X scriveva che con De Wever hanno valori comuni”, ironizza e critica ancora Morace.
A livello Ue le istituzioni europee hanno concordato di riconoscere e perseguire il reato di sfruttamento della maternità surrogata, una misura che non colpisce l’istituto dell’utero in affitto bensì un suo abuso.