Bruxelles – La Polonia deve pagare, e bene ha fatto la Commissione europea a recuperare oltre 320 milioni di euro per le multe inflitte al Paese, che non può ottenere sconti. Il Tribunale dell’Unione europea condanna una volta di più il (vecchio) governo di Varsavia per la sua riforma della giustizia contraria alle regole comunitarie, respingendo il ricorso che chiedeva di annullare il prelievo dell’esecutivo comunitario ai danni dell’erario polacco. Un fardello che il precedente governo del PiS ha lasciato da pagare al nuovo governo di Donald Tusk. “Procedendo al recupero delle somme, la Commissione non ha violato il diritto dell’Unione“, sostengono i giudici di Lussemburgo.
Nel 2021 la Corte di giustizia europea ha condannato la Polonia a pagare un milione di euro al giorno – multa poi dimezzata nel 2023– per la riforma dell’ordinamento giudiziario, e la Commissione europea non ha fatto altro che attuare la sentenza della Corte.
La Polonia fa notare che il 9 giugno 2022, al fine di conformarsi al provvedimento della Corte e mettersi in regola, ha adottato una legge emendativa che cambiava la legislazione nazionale. Di conseguenza, secondo le ragioni di Varsavia, ci sarebbero le condizioni per l’annullamento, in totale, di sei decisioni di compensazione relative al periodo compreso tra il 15 luglio 2022 e il 4 giugno 2023, vale a dire tra l’entrata in vigore della legge del 9 giugno 2022 e il pronunciamento che dimezzava l’ammontare della penalità. Le sei decisioni contestate valgono 320,2 milioni di euro recuperati dall’Ue.
Il Tribunale dell’Ue da una parte ricorda che finché l’importo della penalità giornaliera fissato dall’ordinanza del 27 ottobre 2021 rimaneva invariato, vale a dire fino al 21 aprile 2023, e finché la Polonia non si conformava pienamente ai suoi obblighi, “la Commissione era tenuta ad assicurarne il recupero fino a concorrenza di tale importo“. Inoltre, viene chiarito che la riduzione della penalità giornaliera concessa dalla Corte di giustizia il 21 aprile 2023 “produceva effetti solo per il futuro”. Pertanto, essa riguardava solo importi dovuti a partire da tale data. Ecco perché la Polonia è tenuta a pagare un importo totale di circa 320,2 milioni di euro a titolo di penalità inflitta dalla Corte di giustizia nel procedimento per inadempimento.