Bruxelles – Semplificazione normativa, l’Ue promette all’industria risparmi per 37,5 miliardi di euro da qui al 2029. Un impegno messo nero su bianco dalla Commissione europea e dalla sua presidente, Ursula von der Leyen, nel tanto atteso quanto sbandierato disegno per il rilancio in grande stile dell’economia a dodici stelle. L’agenda per la competitività (competitiveness compass) così come presentata appare meno incisiva di come preventivato, con tante promesse e indicazioni e ancor meno impegni precisi. Almeno si fissano tetti di risparmio per le imprese.
E’ questo uno dei pochi obiettivi incardinati in un testo che comunque si presenta come comunicazione, e dunque atto non legislativo e non vincolante per gli Stati membri. L’esecutivo comunitario promette però che “faciliterà le attività commerciali per migliaia di piccole aziende a media capitalizzazione”, attraverso un un obiettivo di riduzione del 25 per cento degli oneri amministrativi per le aziende e del 35 per cento per le Piccole e medie imprese (Pmi). Questi obiettivi, specifica la comunicazione, “dovrebbero in futuro fare riferimento ai costi di tutti gli oneri amministrativi e non solo agli obblighi di rendicontazione”. Ciò si traduce in un obiettivo di riduzione di “circa 37,5 miliardi di euro di costi ricorrenti fino alla fine del mandato”, e quindi fino a metà 2029.
L’impegno assunto dalla Commissione europea nei confronti delle imprese risponde a quella raccomandazione incardinata nel rapporto Draghi sulla competitività su cui l’ex premier ha voluto insistere, e a quella ambizione che, spiega il vicepresidente per la Strategia industriale, Stephane Séjourné, “si traduce in un triplice programma di lavoro: semplificare, investire e accelerare le nostre priorità economiche“. Attraverso la riduzione degli oneri burocratici per le imprese i 37,5 miliardi di euro risparmiati torneranno utile per fare impresa, investire e rendere così l’Ue più competitiva.
La semplificazione a misura di impresa è però non solo un modo per venire incontro alle esigenze delle imprese, ma anche un modo per Ursula von der Leyen per garantire che la sua agenda proceda. “Dobbiamo velocizzare il Green Deal“, chiarisce la presidente dell’esecutivo comunitario in conferenza stampa, dove parla di risparmi per circa 37,5 miliardi “l’anno”. Un aspetto, questo, non presente nella comunicazione. Se si guarda alle regole, le stesse comunque dettate da Bruxelles, “vediamo quanto complicati e a volte anche contraddittori siano i requisiti” per autorizzazioni.