Bruxelles – “Ridicola”, così tra i 5 Stelle al Parlamento europeo si commenta la risposta che ieri il portavoce della Commissione europea ha dato sulla questione dell’intenzione di Montepaschi di un patto con Mediobanca. “Dalla Commissione europea è arrivata una supercazzola sul caso Mps-Mediobanca. Affermare come fatto ieri da un suo portavoce che l’entità della quota Mps in mano pubblica è esigua è ridicolo visto che il governo Meloni nomina di fatto i vertici dell’Istituto”, commenta in una nota Gaetano Pedullà, eurodeputato del Movimento 5 Stelle.
L’offerta di Mps su Mediobanca non è stata comunicata alla Commissione europea, e un portavoce ha spiegato che dopo che la quota pubblica di proprietà della banca senese è stata ceduta quasi interamente “Mps non è più vincolata dal suo impegno ai sensi della decisione sugli aiuti di Stato di astenersi dalle acquisizioni – ha specificato il portavoce -, il che le consente di intraprendere le azioni aziendali che riterrà appropriate per perseguire i propri interessi commerciali”.
“Non dobbiamo dimenticare che dal 2017 Mps ha ricevuto denaro pubblico per complessivi 7 miliardi di euro – incalza Pedullà nella sua nota – e ha avviato dispendiosi piani di esodo del personale, l’ultimo dei quali per 4.125 dipendenti, sempre con il concorso economico dello Stato”. Secondo l’europarlamentare “ci sono almeno due articoli del Trattato di funzionamento dell’Unione europea che vengono sconfessati: quello sulla disciplina comunitaria degli aiuti di Stato, art. 107 TFEU, e quello sul mantenimento della stabilità finanziaria, ex. Art. 127(1) TFEU, considerato che l’attuale capitalizzazione di Mps è di 8,10 miliardi mentre quella di Mediobanca è di 13,75 miliardi”.
“La Commissione europea – conclude Pedullà – non può prestare il fianco a questo amichettismo finanziario solo per compiacere i potenti e i loro interessi finanziari lontani anni luce dalle esigenze dei cittadini. Per questa ragione abbiamo presentato una interrogazione prioritaria alla Commissione europea che è la guardiana dei Trattati e deve sempre farli rispettare”.