Bruxelles – A poco più di un mese dalla chiusura dei negoziati sull’accordo con i Paesi del Mercosur – e a tre giorni dall’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca – l’Unione europea porta a casa lamodernizzazione dell’accordo globale che ha con il Messico da oltre due decenni. L’eliminazione dei dazi messicani sulle importazioni dall’Ue, come prodotti alimentari e agricoli, e la rimozione degli ostacoli non tariffari al commercio sono i “principali miglioramenti” descritti dalla Commissione secondo cui l’accordo semplifica l’esportazione in Messico e andrà a vantaggio di tutte le aziende dell’Ue e, in particolar modo, di quelle che producono e vendono prodotti agroalimentari; macchinari; combustibili minerali e prodotti correlati; prodotti farmaceutici; attrezzature per il trasporto. “Gli esportatori dell’Ue otterranno nuove opportunità commerciali, compresi i nostri agricoltori e le nostre aziende agroalimentari. Questo accordo storico dimostra che un commercio aperto e basato su regole può apportare prosperità e sicurezza economica, nonché azioni per il clima e sviluppo sostenibile. Non vedo l’ora di lavorare con la presidente Claudia Sheinbaum Pardo per mantenere la promessa di questo accordo”, ha commentato la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen.
Secondo i dati, il commercio di beni Ue-Messico ha raggiunto 82 miliardi di euro nel 2023, mentre il commercio bilaterale di servizi ha raggiunto 22 miliardi di euro nel 2022, rendendo il Messico il secondo partner commerciale dell’Ue in America Latina. Ma il Paese americano impone dazi sui prodotti made in Ue importati che arrivano anche al 100%: come sulla pasta (attualmente soggetta a tariffe fino al 20%), il cioccolato e i dolciumi (oltre il 20%), i formaggi erborinati (fino al 20%), le patate (fino al 20%), le mele e le pesche in scatola (fino al 20%), le uova (45%), i prodotti a base di carne suina (fino al 45%, ad eccezione dei lombi di maiale) e i prodotti a base di pollame economicamente rilevanti (fino al 100%). Tutte tariffe che il Messico eliminerà completamente nella fase finale di attuazione dell’accordo modernizzato raggiunto oggi. E, sempre per quanto riguarda il settore agroalimentare, l’esecutivo Ue specifica che l’accordo “espanderà la protezione dei prodotti europei tradizionali e iconici (Indicazioni geografiche) a 568″; e “renderà le esportazioni agroalimentari più rapide ed economiche attraverso procedure più semplici”.
Nelle intenzioni dell’esecutivo Ue, poi, il nuovo accordo sosterrà la transizione verde e digitale dell’Ue – vista la ricchezza del Paese centroamericano di zinco, rame, antimonio e manganese – poiché, tra i vari elementi, “aiuta a far crescere le esportazioni di servizi dell’Ue in settori chiave, come servizi finanziari, trasporti, commercio elettronico e telecomunicazioni”; “rafforza la filiera di fornitura di materie prime critiche locali, migliorando al contempo la competitività dell’industria europea” ed “eliminerà le barriere non tariffarie e stabilirà condizioni di parità, ad esempio sui diritti di proprietà intellettuale”.
In più, l’accordo ha un capitolo su commercio e sviluppo sostenibile che “stabilisce impegni giuridicamente vincolanti sui diritti dei lavoratori, protezione ambientale, cambiamenti climatici e condotta aziendale responsabile” e “sarà soggetto a una specifica procedura di risoluzione delle controversie, garantendo l’effettiva attuazione di queste disposizioni” e, infine, punta a promuovere la cooperazione tra Ue e Messico su diritti umani; lotta alla droga e alla criminalità organizzata; sulla promozione e protezione del multilateralismo.
Ora, il testo sarà soggetto a una revisione legale finale, a seguito della quale l’Ue e il Messico avvieranno le rispettive procedure di conclusione e ratifica. Ma intanto l’accordo riscuote il plauso del relatore del Parlamento europeo per le relazioni con il Messico e dei presidenti delle commissioni Commercio Internazionale e Affari esteri secondo i quali “i vantaggi economici per entrambe le parti sono chiari”, con un aumento possibile delle esportazioni Ue “del 75%” e un risparmio per le aziende “fino a 100 milioni di euro all’anno in dazi doganali”. Un accordo che, a ridosso dell’insediamento di Trump alla Casa Bianca, ha anche un sapore geopolitico: “Nonostante le crescenti minacce tariffarie, Messico e Ue stanno rafforzando il loro impegno per un commercio aperto, equo e basato su regole. L’accordo modernizzato offre una piattaforma rinnovata per il coordinamento sulle sfide future, particolarmente importante dato che Ue e Messico sono entrambi nel fuoco incrociato delle minacce tariffarie di Trump”, commenta Bernd Lange, socialista tedesco, presidente della commissione per il commercio internazionale dell’Eurocamera.