Bruxelles – La strada di Bruno Gencarelli verso la guida dell’Autorità europea della protezione dei dati si fa in salita. Il candidato italiano, fresco di designazione da parte della commissione Libertà civili del Parlamento europeo, non trova la stessa approvazione in Consiglio. Qui i rappresentanti degli Stati membri (Coreper) hanno sostenuto la candidatura di Wojciech Wiewiórowski, garante europeo uscente. Tra i Ventisette ambasciatori Gencarelli è risultato il secondo più votato.
Il voto dei rappresentanti degli Stati membri dell’Ue precede il negoziato inter-istituzionale con il Parlamento che adesso dovrà produrre l’accordo politico. Per il Consiglio, il negoziato sarà condotto dal futuro trio di Presidenza (Danimarca, Cipro e Irlanda). Questo anche per una questione di opportunità. Il nome scelto in Consiglio è polacco, e la Polonia ha attualmente la presidenza di turno del Consiglio dell’Ue.
Il Garante europeo della protezione dei dati è stato istituito nel 2004, con il compito di verificare che istituzioni e organismi Ue rispettino il diritto alla vita privata dei cittadini Ue. Nell’ambito del suo ruolo consultivo, il Garante europeo interviene anche nei casi dinanzi alla Corte di giustizia europea che sono pertinenti ai suoi compiti. Prima di Wiewiórowski il ruolo di garante è stato ricoperto da Giovanni Buttarelli (2014-2019) e dall’olandese Peter Hustinx (2004-2014).