Bruxelles – Nella tarda mattinata di mercoledì 8 gennaio, è decollato da Teheran l’aereo che riporterà a casa la giornalista italiana Cecilia Sala, prigioniera nel carcere di Evin dallo scorso 19 dicembre. Dopo l’annuncio di Palazzo Chigi, ha espresso “grande soddisfazione” anche la Commissione europea – attraverso le parole della portavoce capo, Paula Pinho -, per quella che è “davvero un’ottima notizia”.
In una nota, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha sottolineato “l’intenso lavoro sui canali diplomatici e di intelligence” necessario per la liberazione di Sala ed espresso la propria gratitudine “a tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile il ritorno di Cecilia, permettendole di riabbracciare i suoi familiari e colleghi”. La premier ha personalmente informato i genitori della giornalista nel corso di una telefonata.
La collaboratrice del Foglio e di Chora Media era stata incarcerata in Iran nonostante un visto giornalistico concesso dalla Repubblica islamica, legata suo malgrado al contemporaneo arresto all’aeroporto di Malpensa su richiesta degli Stati Uniti del cittadino iraniano Mohammad Abedini. Nei giorni successivi al suo arresto, sono emerse a poco a poco le severe condizioni di detenzione imposte alla ventinovenne romana, in cella di isolamento e privata di generi di conforto inviatele dall’ambasciata italiana a Teheran.
È in volo l’aereo che riporta a casa Cecilia Sala da Teheran.
Grazie a un intenso lavoro sui canali diplomatici e di intelligence, la nostra connazionale è stata rilasciata dalle autorità iraniane e sta rientrando in Italia. Ho informato personalmente i genitori della giornalista…— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) January 8, 2025
“Diplomazia e lavoro di squadra”, ha commentato con soddisfazione il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ha coordinato le negoziazioni con le autorità iraniane in questi diciannove giorni di detenzione. Da Bruxelles, sul lieto fine della vicenda è intervenuta Camilla Laureti, eurodeputata del Partito Democratico e vicepresidente del gruppo socialista (S&d): “Bentornata Cecilia Sala, giornalista coraggiosa e appassionata. Grazie a tutti coloro che hanno lavorato per ottenere questo risultato”, ha dichiarato Laureti su X.
“Finalmente libera”, ha esultato il liberale francese Sandro Gozi, mentre Ilaria Salis, eurodeputata di Avs rimasta in detenzione preventiva per oltre un anno in Ungheria, ha ricordato che “molte altre persone restano ingiustamente imprigionate nelle carceri di mezzo mondo, dall’Iran alla Palestina, fino al nostro paese”. Per Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo, il rientro della giornalista in Italia è “uno straordinario risultato raggiunto grazie alla perseveranza e alla determinazione di Giorgia Meloni e al lavoro diplomatico incessante”. In una nota, la delegazione europea del Movimento 5 Stelle ha ringraziato “le autorità che hanno reso possibile il suo rilascio” e si è rivolta a Sala: “Continua a fare il tuo lavoro a testa alta e senza paura”.