Bruxelles – Dopo gli attriti della scorsa estate, quando la compagine di Giorgia Meloni al Parlamento europeo scelse di non appoggiare la rielezione di Ursula von der Leyen, il rapporto tra la premier italiana e la presidente della Commissione europea è un costante crescendo. L’assidua partecipazione di von der Leyen alle riunioni informali spinte da Meloni – l’ultima ieri – sulle “soluzioni innovative” per combattere la migrazione irregolare ne è la conferma. Ancora, questa mattina (20 dicembre) le due leader si sono incontrate al Berlaymont, la sede dell’esecutivo Ue, prima della partenza di Meloni per la Lapponia, dove il primo ministro finlandese ospiterà nel weekend un summit Nord-Sud.
Al centro del bilaterale tra von der Leyen e Meloni, spiega una nota di Palazzo Chigi, le priorità di azione del nuovo ciclo istituzionale europeo. La premier italiana si sarebbe fatta portavoce in particolare delle “forti preoccupazioni del settore agricolo nazionale” per la firma dell’Accordo di libero scambio Ue-Mercosur, per poi soffermarsi sulle prospettive del settore automobilistico in crisi di fronte alla transizione verde.
“Particolare attenzione”, prosegue Chigi, alla politica migratoria europea. Von der Leyen e Meloni avrebbero fatto il punto sui risultati raggiunti finora – 220 mila ingressi irregolari nei primi undici mesi del 2024, in calo del 40 per cento rispetto al 2023, e del 60 per cento sulla rotta del Mediterraneo centrale -, per poi ragionare su quanto resta ancora da fare “per disporre di strumenti efficaci di gestione del fenomeno migratorio”. Il colloquio è durato circa un’ora, al termine del quale era prevista la partenza per il summit in Finlandia.
La migrazione, tornata prepotentemente tra le priorità di Bruxelles e di diversi governi nei Paesi membri, sarà di nuovo tra i temi del vertice con i leader di Paesi dell’Europa settentrionale e meridionale ospitato dal primo ministro finlandese, Petteri Orpo, sabato 21 e domenica 22 dicembre a Saariselkä.
Oltre a Meloni, sono attesi in Lapponia anche l’Alta rappresentante Ue per gli Affari esteri, Kaja Kallas, il primo ministro greco Kyriákos Mitsotákis e il primo ministro svedese Ulf Kristersson. Quest’ultimo ricevuto da von der Leyen a Bruxelles prima dell’incontro con la premier italiana. Sia Mitsotákis che Kristersson, per altro, hanno sposato l’impulso che la premier italiana sta dando all’apertura a “soluzioni innovative” per contrastare l’ingresso in Europa di persone migranti, ed erano presenti alla riunione di ieri prima del vertice europeo.
In agenda – oltre alla strumentalizzazione della migrazione e la sicurezza delle frontiere – la sicurezza europea, la difesa e la preparazione. A conferma della tendenza sempre più eplicita di Bruxelles a collegare i due temi, a fare cioé della migrazione sostanzialmente un mero problema di sicurezza. Il vertice “offrirà l’opportunità di discutere le questioni in modo riservato e di proporre idee per nuove iniziative“, ha spiegato in una nota il governo finlandese.