Bruxelles – L’86 per cento delle reti criminali più pericolose in Unione europea usano delle strutture commerciali legali per rafforzare il loro potere ed espandere le loro operazioni criminali. Questo è quello che emerge dall’ultimo rapporto di Europol, Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione nell’attività di contrasto.
Le imprese legali sono diventate poli cruciali per il crimine organizzato, dal momento che vengono frequentemente utilizzate come copertura di attività illecite. Un esempio, è il riciclaggio dei proventi di reato, ma anche la distorsione della concorrenza economica, del trasporto di beni illeciti e dell’espansione delle reti criminali. L’Agenzia ha condotto una valutazione dettagliata per offrire ulteriori approfondimenti sui dettagli di questo tipo di abusi, seguendo l’esigenza espressa dal Consiglio dell’Ue nelle sue conclusioni di giugno 2024 riguardo alla mappatura delle attività criminali.
Del totale che sfruttano le imprese legali, la maggior parte (63 per cento) lo fa creando le proprie imprese, infiltrandosi in quelle esistenti o colludendo e corrompendo individui chiave in imprese esistenti. Il 16 per cento delle reti si infiltra nel basso livello delle aziende, colludendo con i dipendenti, mentre il 7 per cento si avvale di strutture legali a loro insaputa.
L’alta intensità di denaro di alcune imprese viene sfruttata ulteriormente per proteggere le attività di riciclaggio, creando vantaggi sleali che impattano sulle imprese legittime. In generale, qualsiasi attività legale è suscettibile di sfruttamento, dal momento che offre potenzialmente varie opportunità alle reti criminali nei vari settori di cui si occupano e per un’ampia gamma di scopi illeciti.
Le reti criminali si inseriscono anche nelle comunità locali e arrivano a promuovere dipendenze economiche che fanno da scudo verso le forze dell’ordine. Questo suggerisce un alto livello di infiltrazione, che permette alla fine di combinare attività illegittime e lecite in modo continuo. Tra l’altro, la corruzione o collusione crea la problematica presenza di insider, che tramite le loro posizioni in azienda riescono ad aiutare le reti criminali, grazie alle loro posizioni di dipendenti, manager o addirittura dirigenti.
La dimensione transfrontaliera ha il suo peso specifico in questa analisi. Sebbene l’abuso di strutture commerciali legali sia un fenomeno globale, il 70 per cento delle società sfruttate o infiltrate utilizzate dalle reti illegali con sede nell’Ue opera all’interno dell’Ue o nei Paesi limitrofi. Una quota significativa di reti criminali dell’Ue sono coinvolte in strutture legali in altri luoghi del mondo.
Più che di una rete, si può parlare di una ragnatela. Le imprese controllate dalla criminalità spesso servono più reti contemporaneamente, collegando varie forme di illeciti gravi ed organizzati. Notevole, secondo Europol, l’agilità e la capacità di sfruttare le opportunità dell’economia che mostrano le organizzazioni criminali.
Vengono sfruttate anche le politiche dell’agenda europea, oltre ai settori più conosciuti della criminalità come il traffico di droga. Visti gli sforzi verso una transizione verde, vari tipi di frode potrebbero essere destinati a prosperare nel settore della green economy, soprattutto nel commercio fraudolento delle compensazioni di carbonio (Ver). In sostanza, si usano le imprese legali per rivendere le compensazioni di carbonio ad altre aziende o dichiarare un’emissione netta inferiore e compensarla formalmente. Il commercio di compensazioni di carbonio fraudolente tra le aziende presenta opportunità di riciclaggio di denaro.
Un altro settore in cui si stanno espandendo queste attività è il traffico di persone migranti, in cui si arriva a coinvolgere agenzie di viaggio per pianificare la tratta e le strutture del settore alberghiero per ospitare le persone migranti irregolari, con prenotazioni fatte con piattaforme altamente regolamentate a livello europeo come Booking.com.
L’infiltrazione riguarda tutti i settori commerciali, dalle imprese ad alta intensità di contante a quelle immobiliari, edilizie e logistiche.
Nel complesso, ogni settore è vulnerabile al potenziale sfruttamento e ogni aspetto delle attività illecite è potenzialmente coperto da attività lecite, sia online sia offline, con una diffusione capillare a livello europeo e globale. Affrontare efficacemente questa minaccia pervasiva richiede una strategia completa e a più livelli, che connetta le forze dell’ordine, gli enti normativi, il settore privato, gli alleati internazionali e le iniziative come quella europea della Piattaforma multidisciplinare europea contro le minacce criminali (Empact) e porti ad iniziative concrete di vario tipo.