Bruxelles – Meno 40 per cento di attraversamenti irregolari alle frontiere dell’Unione europea nei primi undici mesi dell’anno, rileva Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera. Il numero è sceso a 220.700, con le rotte del Mediterraneo centrale e dei Balcani occidentali che hanno visto i cali più significativi.
Si conferma la tendenza al ribasso nella rotta del Mediterraneo centrale, che registra una diminuzione del 60 per cento, con un numero di arrivi che nel periodo gennaio-novembre è sceso a 62.000 persone migranti irregolari. La spiegazione di questo andamento si collega alle misure preventive adottate dalle autorità tunisine e libiche per contrastare i contrabbandieri, considerando che il 92 per cento delle partenze vengono da questi Paesi tra gli arrivi totali sulla rotta.
Al contrario, la rotta del Mediterraneo orientale ha registrato un aumento costante, con un incremento del 18 per cento e 64.000 persone nei primi undici mesi. Rispetto alle stime relative ad ottobre, si nota un incremento ulteriore. Il Mediterraneo nel suo complesso registra un numero di vite perse molto elevato, a causa dei viaggi effettuati in condizioni insicure e con imbarcazioni di fortuna. Il numero di vittime registrate dall’Organizzazione internazionale per la migrazione è di oltre 2.000 persone dall’inizio dell’anno.
In aumento anche la rotta dell’Africa occidentale, che continua a registrare numerosi attraversamenti irregolari, anche rispetto alle stime preliminari di ottobre. 41.800 attraversamenti da gennaio a novembre, con un numero totale più alto dal 2009, anno in cui Frontex ha iniziato a raccogliere dati. A livello europeo, è stata la rotta migratoria più trafficata in Europa nel mese di novembre, con quasi 7.600 arrivi.
Forte pressione migratoria da questa rotta, a causa del deterioramento della sicurezza e della situazione umanitaria. Le operazioni delle reti criminali sfruttano la rotta e stanno intensificando le loro operazioni, inviando un numero maggiore di persone su imbarcazioni Cayuco inadatte per viaggiare, soprattutto per il viaggio che conduce verso le isole Canarie.
Le frontiere terrestri orientali hanno registrato il più alto aumento del 200 per cento, raggiungendo i 16.530 arrivi quest’anno. La maggior parte delle persone individuate su questa rotta erano uomini ucraini in età militare. Leggermente in aumento anche la rotta del Canale della Manica tra gennaio e novembre è aumentato del 6 per cento, raggiungendo le 62.124 unità.
Come da rilevazioni Frontex, le principali nazionalità dei migranti irregolari sono Siria, Afghanistan e Mali. Dopo la caduta di Assad in Siria, alcuni Paesi Ue hanno preso la decisione di sospendere unilateralmente le richieste di asilo dei rifugiati provenienti dal Paese, per cui le future rilevazioni future risentiranno di questa chiusura da parte dell’Ue e potrebbero esserci ricadute impegnative per le rotte migratorie irregolari.