Bruxelles – Auto pulita, nell’Ue tira sempre di più, tanto che nel 2023 la quota combinata di tutti i veicoli ibridi e solo a batteria ha raggiunto quella delle auto a benzina pura e diesel puro (48,3 per cento contro 48,8 per cento, rispettivamente). Lo rileva Eurostat, nel fornire i dati sulle quattro ruote registrate. L’immatricolazione di nuove autovetture nel 2023 è l’occasione per fare il punto della situazione. Nell’anno di riferimento sono stati registrati 10,7 milioni di veicoli. Tra questi, le auto a benzina pura avevano la quota più alta (34,5 per cento), seguite dalle auto ibride benzina-elettriche non plug-in (21,1 per cento) e dalle auto elettriche solo a batteria (14,5 per cento).
Guardando però il dato complessivo, vale a dire la somma di nuove immatricolazioni degli ultimi dieci anni, tra il 2013 e il 2023, ecco che la quota di auto circolanti pulite e tradizionali ha praticamente raggiunto lo stesso livello. Merito, sottolinea l’istituto di statistica europeo, della “rapida crescita delle immatricolazioni di auto elettriche solo a batteria” nell’ultimo decennio.
La fotografia per Paesi però mostra realtà e preferenze diverse. Così emerge che gli italiani preferiscono le auto ibride, quando si parla di rivoluzione delle mobilità. Quale che sia il gusto di guida, il dato tricolore conferma la tendenza europea a scegliere auto diverse da quelle tradizionali. Viceversa emergono almeno tre Stati membri dell’Ue in ritardo per quanto riguarda l’attuazione delle politiche di sostenibilità di strada: Bulgaria (7 per cento), Repubblica Ceca (20 per cento) e Croazia (28 per cento) hanno registrato i tassi più bassi di immatricolazione di auto pulite ibride o a batterie. Numeri che mostrano quanto a livello Ue ci sia ancora molto da fare in termini di abitudini green.