Bruxelles – Nella notte tra martedì e mercoledì 11 dicembre, i ministri della pesca dell’Ue hanno raggiunto un accordo politico sulle possibilità di pesca per il 2025 nell’Atlantico, nel Mare del Nord, nel Mediterraneo e nel Mar Nero, dopo giorni di difficili discussioni sullo sforzo di pesca nel Mediterraneo.
Italia, Spagna e Francia alla fine hanno ottenuto un congelamento dello sforzo di pesca (numero di giorni in mare) nel 2025 (mantenendo i giorni di pesca del 2024) per i pescherecci a strascico del Mediterraneo, ma a condizione che vengano attuate alcune misure tecniche.
Se alla fine le riduzioni inizialmente proposte dalla Commissione europea saranno mantenute (in media -66 per cento per i pescherecci a strascico, di cui -79 per la Spagna, -40 per la Francia e -39 per l’Italia), i Paesi potranno attuare una serie di misure per compensare queste riduzioni.
“I negoziati del Consiglio Europeo dell’Agricoltura e della Pesca si sono conclusi con un risultato senza precedenti: per tutto il 2025 nessuna riduzione dei giorni di pesca per la flotta a strascico italiana. È la prima volta che l’Italia ottiene un simile successo, proteggendo concretamente il futuro del settore ittico e delle marinerie nazionali”. Scrive soddisfatto sui social il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, commentando l’accordo raggiunto nella notte. “Ogni anno la Commissione Europea propone tagli che minacciano la sopravvivenza della flotta peschereccia, ma questa volta gli interessi della Nazione sono stati difesi con fermezza, dimostrando l’efficacia della strategia negoziale adottata. Le ragioni italiane sono state fatte valere in Europa, garantendo stabilità e prospettive di crescita a un comparto essenziale per l’economia”, aggiunge Lollobrigida.
“Un altro importante risultato riguarda le quote di pesca del gambero: la Commissione aveva proposto un taglio devastante del 29 per cento, che avrebbe colpito duramente il settore. Grazie a un’azione decisa, la riduzione è stata limitata al 6 per cento. Sono già allo studio misure di compensazione per attenuare ulteriormente l’impatto”, spiega il m inistro. Per Lollobrigida “questi risultati straordinari confermano l’impegno nella tutela della filiera ittica italiana, costruendo un equilibrio virtuoso tra salvaguardia ambientale e sviluppo economico. Una vittoria di cui essere fieri, che rafforza il ruolo dell’Italia in Europa e apre nuove opportunità per il futuro!”
Fabrice Loher, ministro francese delegato per il mare, ha parlato di un “accordo vantaggioso per tutti”, e anche lo spagnolo Luis Planas ha accolto con favore i “buoni risultati” raggiunti: “Siamo riusciti a neutralizzare la riduzione del 79 per cento, che avrebbe ridotto i giorni di attività della flotta da 130 a 27”.