Bruxelles – Difesa, industria e, soprattutto, promozione dell’impresa italiana. Saranno questi i pilastri portanti dell’Italian Defence Industry Day (IDID) – Building the Defence of the Future: Institutional, Industrial and Technological Cooperation in Europe – l’evento promozionale dedicato all’industria italiana della difesa che, organizzato dall’Agenzia ICE (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane) in collaborazione con il Ministero italiano della Difesa, si terrà a Bruxelles il 10 e 11 dicembre. Un’iniziativa che offre opportunità uniche per le aziende italiane del settore, in particolare quelle di piccole e medie dimensioni (Pmi), le cui soluzioni avanzate e i prodotti innovativi saranno presentati al pubblico internazionale, inclusi NATO, Paesi UE e alleati, partner e istituzioni dell’Unione europea.
Il settore Aerospazio, Sicurezza e Difesa (AD&S) è, infatti, molto rilevante per l’industria italiana. L’intero fatturato nel nostro Paese è di 19 miliardi di euro. Dati, questi, che dimostrano non solo la flessibilità dell’industria nel rispondere alle problematiche economiche internazionali, ma anche la sua funzione essenziale di catalizzatore dello sviluppo nazionale. Ma si può fare ancora di più e le prospettive sembrano promettenti, con molte opportunità di espansione, in particolare nei settori in via di sviluppo legati alle tecnologie d’avanguardia e alla sostenibilità, per rafforzare anche l’autonomia strategica e la capacità industriale europea, così come indicato anche nel Rapporto Letta sul futuro del Mercato unico europeo.
E proprio qui si inserisce l’evento di Agenzia ICE. Due saranno le giornate su cui si articolerà la rassegna, prima nel suo genere. Giornate di lavori, azioni promozionali e networking, che vedranno la partecipazione di relatori di alto profilo, provenienti sia dall’ambiente internazionale e diplomatico dei Paesi UE e della NATO, sia dai più importanti gruppi industriali, passando per attori come le associazioni di categoria, come ad esempio l’AIAD (Federazione delle aziende per l’aerospazio, la difesa e la sicurezza). Tra i partecipanti, il Commissario europeo alla Difesa e allo Spazio, Andrius Kubilius, il Sottosegretario di Stato alla Difesa Matteo Perego di Cremnago, l’Ambasciatore d’Italia presso la Nato Marco Peronaci, mentre il Direttore Generale Lorenzo Galanti che interverrà con video messaggio registrato. Esperti internazionali modereranno gli interventi, guidando il confronto su temi chiave e favorendo lo sviluppo di discussioni, relazioni e connessioni, a beneficio delle imprese partecipanti.
La prima giornata, presso il Centro Convegni The Square, si concentrerà su quattro panel incentrati su tematiche cruciali per il futuro della Difesa europea: la cooperazione internazionale nel settore, il ruolo delle Pmi nella filiera della difesa, l’innovazione del procurement e il venture capital e il contributo del capitale privato allo sviluppo delle capacità di difesa. Per le aziende italiane, sarà la grande occasione di far conoscere le proprie potenzialità ad un pubblico ampio, oltre ad eventi di matchmaking per favorire incontri con esperti NATO, rappresentanti dei Paesi alleati ed istituzioni europee.
La seconda giornata, al Quartier Generale della NATO, si concentrerà su incontri più ristretti tra le aziende italiane e i rappresentanti dei Paesi dell’Alleanza Atlantica. E, anche in questo caso, le imprese potranno presentare innovazioni e capacità, con lo scopo di porre le basi per la creazione di sinergie e per il rafforzamento del ruolo del nostro Paese nell’ecosistema della sicurezza globale.
Tanti i temi sul piatto, dalle recenti tecnologie che migliorano la consapevolezza situazionale alla sicurezza aerea e navale, dal controllo operativo di oceani e regioni costiere alla cybersecurity fino all’intelligenza artificiale e alle sue tante opportunità. Temi che si possono trasformare in mercati e opportunità, per rafforzare l’industria europea della difesa in chiave strategica.
Le imprese italiane, dunque, possono beneficiare di eventi come IDID per rafforzare la propria posizione internazionale, pur essendo già molto competitive sui mercati globali grazie all’elevata qualità tecnologica dei beni e servizi e a un numero di occupati che supera i 220mila. Dati e numeri che confermano il ruolo importante del nostro Paese come attore in questo settore, anche grazie alla collaborazione tra imprese, organizzazioni e programmi di ricerca.