Bruxelles – La “pietra miliare storica” messa dalla presidente della Commissione europea von der Leyen con la firma dell’accordo di libero scambio Unione europea e paesi del Mercosur apre un dibattito duro che durerà qualche mese almeno. Nonostante le garanzie agli agricoltori e alle imprese europee sulla tutela dei prodotti Ue e sugli standard di produzione, il clima di tensione che aleggiava attorno a questo accordo non accenna a calmarsi.
Cartellino rosso dal Parlamento europeo, tranne per il Ppe (e un S&d prudente)
Dall’Eurocamera, arrivano voci differenti, ma la maggioranza di supporto al von der Leyen 2.0 manifesta tutte le proprie differenze con tre reazioni completamente diverse all’accordo.
Unica luce verde verde viena data dal Ppe, che accoglie con favore la fine dei negoziati tra Ue e paesi Mercosur.
We welcome the conclusion of negotiations on the #Mercosur Agreement.
We are creating the largest free trade zone in the world, with an additional market of 260 million potential consumers of European goods.
It is a win-win for European and South American countries. pic.twitter.com/sHmGreNGxY
— EPP Group (@EPPGroup) December 6, 2024
Compiaciuti per la creazione della “più grande zona di libero scambio del mondo, con un mercato aggiuntivo di 260 milioni di potenziali consumatori di beni europei. È una situazione vantaggiosa per i paesi europei e sudamericani“.
Dai socialisti e democratici (S&d) europei arriva una posizione timida su X. Preso atto della chiusura dell’accordo, il gruppo vuole effettuare “una valutazione approfondita dell’accordo e delle sue implicazioni”, mantenendo apertura al lavoro collettivo. “Le preoccupazioni riguardo alle tutele ambientali, ai diritti dei lavoratori, al rispetto dell’Accordo di Parigi, agli standard agroalimentari e alle tutele per i nostri settori economici più esposti saranno considerate con la massima attenzione”, dichiara in una nota Brando Benifei, coordinatore dei S&d per la commissione del commercio internazionale, chiamata ad esaminare (e eventualmente approvare) il nuovo testo.
Non troppo distante dall'”inaccettabile” di Macron si posiziona la delegazione francese degli S&d. “Siamo sempre stati e restiamo fermamente contrari all’accordo con il Mercosur“, dicono i francesi in una nota. Proseguono: “I problemi posti dall’accordo non saranno affatto risolti […]. Il divario tra gli standard produttivi dei due blocchi favorisce l’agricoltura sudamericana”.
Da Renew, arriva la voce perplessa della presidente Valerie Hayer: “Quello che sappiamo dell’accordo con il Mercosur non è accettabile nella sua forma attuale“. Preoccupa la tutela dell’economia europea, che impatterebbe sulla tanto necessaria competitività, e l’aver ignorato reciprocità e sfide climatiche. “La storia non finisce qua”, ricorda Hayer, essendo necessaria l’approvazione del Parlamento europeo.
“Vergogna assoluta per l’Ue“, è il commento in una nota di Manon Aubry, copresidente del gruppo La Sinistra. Colpo devastante per i piccoli agricoltori europei, per gli standard di salute pubblica e gli impegni climatici, secondo la Sinistra, che continuerà ad opporsi fermamente all’accordo, sostenendo attivisti per il clima e agricoltori. “Ipocrisia assoluta da parte dell’Ue portare avanti un accordo commerciale con il blocco del Mercosur e allo stesso tempo dare lezioni agli agricoltori e ad altri nell’Ue per ridurre la loro impronta di carbonio”, aggiunge Luke Ming Flanagan, vicepresidente della delegazione per le relazioni con il Mercosur, criticando anche la mancanza di trasparenza dei negoziati.
Si oppone anche il gruppo dei Verdi/Ale. “È evidente che le preoccupazioni espresse dagli agricoltori europei, la creazione di posti di lavoro e la tutela dei diritti sociali, della salute e delle foreste nei Paesi del Mercosur non sono priorità per la Presidente della Commissione europea”, per Saskia Bricmont dei Verdi/Ale, responsabile del dossier Ue-Mercosur nella commissione per il commercio internazionale. Continua Bricmont: “Continueremo a denunciare questo accordo di libero scambio, incompatibile con gli obiettivi climatici, con il Patto Verde e con un modello di commercio e sviluppo sostenibile“.
“Squilibrato e dannoso per l’agricoltura europea“, è il commento sull’accordo di Carlo Fidanza, coordinatore per l’agricoltura del gruppo Ecr. Mancano dei passaggi chiave, per Fidanza, come delle chiare garanzie sugli standard veterinari e fitosanitari e degli ancora “troppo esigui” impegni assunti dalla Commissione per le compensazioni ai produttori europei in caso di interruzione del mercato. Sulla stessa linea, si posiziona la Lega, parte del gruppo Patrioti per l’Europa, esprimendo “forti riserve”, relative alla mancanza di garanzie solide. Continuano “L’Ue non ha imparato dalle proteste dei trattori: ancora una volta, l’agricoltura sembra essere utilizzata come merce di scambio“.
Attivisti climatici e agricoltori scuotono la testa
“È vergognoso che i leader dell’Ue e del Mercosur portino avanti questo accordo tossico, tuona Greenpeace, con le parole di Lis Cunha, attivista per il commercio europeo. “Questo è un accordo terribile per il clima globale, che comprometterà gli sforzi dei Paesi per affrontare l’emergenza climatica e la giusta transizione”, dice Carolina Pasquali, direttrice esecutiva di Greenpeace Brasile, deplorando i negoziati a porte chiuse “senza partecipazione sociale o trasparenza”.
Anche Friends of the Earth International critica l’accordo, “obsoleto” secondo Julie Zalcman, attivista per il commercio, e “destinato ad alimentare la crisi del clima e della biodiversità“. Non meno critiche le parole di Lucia Ortiz, membro del consiglio esecutivo di Friends of the Earth Brasile e America Latina e Caraibi: “Mentre promuove i diritti delle imprese transnazionali e delle istituzioni finanziarie a trarre profitto dalla privatizzazione dei servizi pubblici agli appalti pubblici, l’accordo Ue-Mercosur perpetua le asimmetrie coloniali“.
Forti critiche alla trasparenza da Climate Action Network. L’accordo Ue-Mercosur è “un attacco frontale alla democrazia“, per Audrey Changoe, coordinatrice delle politiche commerciali e di investimento della Can Europa. Scandaloso che non siano state diffuse le informazioni sui negoziati, andando contro le stesse promesse del commissario al commercio Sefcovic.
Non meno perplessità arriva dalla filiera agricola. Le proteste con i trattori non sono bastate, come le recenti promesse di fare il possibile per fermare i negoziati sull’accordo.
“Cadono le maschere”, per Via Campesina (Organizzazione internazionale di agricoltori), con le vane promesse di ascolto da von der Leyen. Ferma condanna all’accordo, “osteggiato da tutte le organizzazioni di agricoltori e lavoratori agricoli per il suo impatto sociale e per la negazione della necessità di sistemi alimentari sostenibili che rappresenta”, dichiara Via Campesina.
Molta rabbia da Fugea, la Federazione unita degli allevatori e agricoltori, che critica nuovamente “l’incoerenza schizofrenica” dell’Europa. “Compensazioni o clausole speculari incomplete e impossibili da controllare sono fumo negli occhi a cui nessuno crede“, per Fugea, che chiede la ferma opposizione del governo belga, unendosi alla minoranza di blocco in seno al Consiglio.
Tutele “del tutto insufficienti” per la produzione agricola europea, per Coldiretti e Filiera Italia, che “si oppongono duramente all’accordo”, come fanno sapere in una nota. Il settore agricolo verrebbe penalizzato e danneggiato, per cui dalle due associazioni italiane si aspetta una posizione adeguata dell’Italia in merito, considerati i rischi per la salute, per l’ambiente e per la produzione della filiera.
Un bel carico di rabbia da gestire per la presidente della Commissione europea von der Leyen. Nonostante la grande perplessità che alleggia attorno all’accordo e ai suoi negoziati, qualcuno è rimasto soddisfatto. Da BusinessEurope, arrivano i complimenti per l’accordo: “La conclusione politica dell’accordo Ue-Mercosur segna un importante risultato all’inizio di questo nuovo ciclo istituzionale, realizzando una delle priorità commerciali fondamentali sia per l’economia che per i cittadini”.
Il presidente del Consiglio Ue Antonio Costa si congratula per il lavoro della presidente della Commissione: “È un risultato molto importante“, scrive su X. Continua Costa: “Il commercio è un bene per l’Europa. Fa bene alla competitività e all’occupazione. Fa bene al nostro posto nel mondo. È un bene per i nostri cittadini”.
Bene anche per la commissione Affari esteri: “Accogliamo con favore la conclusione dei negoziati sull’accordo Ue-Mercosur […] L’allineamento strategico tra l’Ue e il Mercosur ha un valore geopolitico significativo, in quanto può aiutare le due regioni a rafforzare la loro autonomia e resilienza collettiva, promuovendo al contempo la democrazia, la sostenibilità e il multilateralismo”.
Pur avendo raccolto qualche reazione soddisfatta, la bocciatura all’accordo è chiara. Von der Leyen si dice pronta a discuterne con i Paesi membri, ma lo farà con qualche difficoltà in più del previsto. Dovrà convincere molti Stati reticenti e, non da meno, gli europarlamentari, tenendo a bada le ire della filiera agricola, la cui scintilla è sempre pronta ad esplodere.