Roma – “Il futuro dei trasporti non riguarda solo l’Italia e l’Europa, ma tutto il mondo e riguarda il commercio mondiale. Se non muovi le merci, perché il 90 per cento passa attraverso il trasporto marittimo, non hai commercio internazionale, non hai stabilità, non hai ricchezza, non hai sviluppo”. Lo dice il presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Pino Musolino, a margine del convegno ‘Vie del mare e intermodalità per l’integrazione e la sostenibilità dei trasporti europei’, promosso da Connact in collaborazione con gli uffici italiani di Parlamento e Commissione Ue.
“È evidente che siamo in una fase di ‘cuspide’: transizione ecologica, transizione energetica transizione di processo, cambio di mentalità, forti elementi di innovazione tecnologica: penso all’impatto dell’intelligenza artificiale, ma non solo, il 5G, il 6G, la realtà aumentata. Tantissimi elementi, quindi sicuramente il passaggio anche dello shift modale, che è la cosa più semplice”, aggiunge. “Prima di inventarci nuove tecnologie, andiamo a ottimizzare ed efficientare quello che abbiamo – sottolinea Musolino -. Il ché significa fare lo stesso con meno o andare a spostare il momento inquinante delle emissioni in una modalità di trasporto che sia meno impattante. Quindi l’intermodalità come uno degli elementi che ci permettono di andare nella direzione della decarbonizzazione dei trasporti”.
Parlando poi della riforma dei porti, Musolino sostiene che “la prima risposta credo sia cosa vogliamo ottenere, qual è il fine ultimo e, sulla base di questo, verificare se gli strumenti esistenti potrebbero o possono, magari adeguatamente implementati, rispondere a quelle esigenza e nell’eventualità che questa esigenza non sia risposta o risposta solo in parte andare a riformare”. Altrimenti, spiega, “è proprio un processo logico che che non torna, perché abbiamo fatto una riforma di sistema nel 2016, un correttivo nel 2017 e oggi nel 2024 forse bisogna fare un pit stop, come in Formula 1, per verificare se effettivamente quello che abbiamo per le mani ha la necessità di essere riformato o forse bastano solo interventi di ‘make-up’. Io, però, questo non lo posso dire visto che non sono legislatore”.
Musolino dice di attendere ora “che il governo presenti una bozza di legge di riforma, direi che idealmente la cosa più importante sarebbe, forse, individuare dove vogliamo andare, perché tracciando la rotta, la nave va”, conclude.