Bruxelles – Capitale privato, banche più integrate, addirittura eurobond. Le possibili opzioni per rendere l’Europa forte economicamente e competitiva su scala globale sono multiple e diverse, e la Banca centrale europea ne ha già suggerite alcune. L’ultima, in ordine di suggerimento, è “unione di bilancio”. La mette sul tavolo Christine Lagarde, presidente della Bce, rispondendo a Pasquale Tridico (M5S/Sinistra) che, in audizione in commissione Affari economici del Parlamento europeo, chiede la sua posizione sui titoli di debito comune (gli eurobond).
“Gli eurobond sono certamente una possibilità, ma una capacità di bilancio potrebbe essere un’altra”, scandisce Lagarde. “Abbiamo un’unione monetaria ma non abbiamo un’unione di bilancio“, e per questo motivo “avere un’unione di bilancio sarebbe un miglioramento” per l’Ue e la sua area dell’euro.
Per la politica arrivano nuovi richiami. Da parte della Bce inviti alla riforme non sono mai mancati, soprattutto per rimettere in ordine i conti pubblici, così come non sono mancati inviti ad attuare quanto prima e rispettare in pieno il nuovo patto di stabilità. Adesso si aggiunge un altro tassello di agende potenziali che Lagarde offre all’attenzione dei governi. La presidente della Bce chiede in sostanza la creazione di un bilancio federale dell’Ue, che renderebbe, in prospettiva, più semplice arrivare ad eurobond.
Ad ogni modo “spetta alla politica decidere”, e questa decisione “deve essere rapida”, perché “il tempo è essenziale” e non sembra essercene più così tanto. Perché, Lagarde ricorda agli europarlamentari, “stiamo assistendo a un panorama geopolitico in rapido cambiamento”, e allo stesso tempo “subendo importanti sfide strutturali al nostro modello economico“. Riferimenti alle tensioni commerciali con la Cina, alla guerra russo-ucraina che prosegue, ai rischi legati al ritorno di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti.
L’Ue e la sua eurozona devono fare ciò che richiede la situazione, una situazione sempre incerta e imprevedibile. La Bce farà quello che potrà nel rispetto del suo mandato, è la garanzia offerta da Lagarde, che non si sbilancia su eventuali tagli dei tassi di interesse scontentando quanti avrebbero gradito anticipazioni sulla riunione della prossima settimana (12 dicembre). Uno di questi è Marco Falcone, vice-capodelegazione di Forza Italia nel gruppo Ppe, convinto che “ci sono le condizioni per tagliare ancora i tassi”, e che pertanto “ci aspettiamo decisioni in questo senso nel prossimo consiglio direttivo”. La presidente della Banca centrale europea taglia corto: “Si valuterà sulla base dei dati, senza una percorso predefinito”.