Bruxelles – Si è parlato di come rafforzare la cooperazione spaziale nell’Ue a Bruxelles, nell’evento organizzato ieri, 28 novembre, dalla Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Unione europea. In vista della Giornata nazionale dello spazio del 16 dicembre e della riunione di oggi (29 novembre) del Consiglio Ue Competitività, Ricerca e spazio, l’evento ha permesso lo scambio di visioni tra rappresentanti nazionali, europei e esperti del settore, come l’astronauta italiana Samantha Cristoforetti, prima donna europea a capo della Stazione Spaziale Internazionale.
Uno dei temi principali è stata la crescita del settore spaziale, componente fondementale per il futuro europeo. Dal Consiglio era arrivata la stessa indicazione: “Il settore spaziale svolgerà un ruolo sempre più importante nell’autonomia strategica dell’Europa. Una politica spaziale ambiziosa creerà opportunità imprenditoriali e posti di lavoro di qualità in questo settore in rapida crescita e aiuterà inoltre la nostra economia – sia l’industria che i servizi – ad accelerare le transizioni verde e digitale e a essere meglio preparata a competere a livello mondiale”, aveva detto Thomas Dermine, sottosegretario di Stato belga per la Ripresa e gli investimenti strategici.
In un periodo di grandi cambiamenti, anche dal Rapporto sulla competitività europea redatto da Mario Draghi era arrivata un’esortazione per non farsi schiacciare dalle altre potenze internazionali, modificando le regole e evitando la frammentazione che impedisce al settore di svilupparsi a pieno. Anche nel panel di ieri, si è discusso di competitività, concentrandosi su come governance e investimenti possano aiutare il settore dello spazio a diventare un’eccellenza europea.
È fondamentale che le politiche spaziali, integrate con la politica della difesa, diventino un elemento centrale dell’azione dell’#Europa.
L’Italia è fortemente impegnata su questo fronte: abbiamo allocato 7,3 miliardi di euro da qui al 2026 nel settore della #SpaceEconomy e… https://t.co/PtwxH1s9v6
— Adolfo Urso (@adolfo_urso) November 28, 2024
Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, presente all’evento, ha ribadito convintamente il messaggio, auspicando che dall’Ue arrivi una posizione comune sulla governance relativa allo spazio, soprattutto dal von der Leyen bis.
Il ruolo dell’Italia è potenzialmente cruciale, viste le sue capacità tecnologiche, scientifiche e industriali e deve inserirsi in più ampio panorama di collaborazione comunitario. È emersa anche la necessità di promuovere il dialogo con in funzionari italiani nell’Ue e nelle agenzie, per rafforzare il loro ruolo e creare sinergie con gli obiettivi nazionali.
A livello europeo serve un progetto definito, come scrive anche Simonetta Cheli, direttrice dei programmi di osservazione della Terra presso l’Esa (Agenzia spaziale europea): “Dobbiamo lavorare insieme per sostenere l’eccellenza europea e rafforzare il ruolo dell’Europa nel settore spaziale“.
Cheli riprende le parole del direttore di Esa, L’innovazione è la pietra angolare della prosperità, ma l’Europa ha faticato ad eguagliare il ritmo dei suoi concorrenti globali […] L’Europa deve perseguire una crescita economica inclusiva, concentrandosi sulla competitività sostenibile, sulla sicurezza economica, sull’autonomia e sulla concorrenza leale“.
All’Europa si chiede di preparare finanziamenti adeguati e coerenti con gli obiettivi economici complessivi, nel rispetto delle ambizioni relative alla transizione verde e digitale, politiche Ue chiave. Per questo l’Esa è fondamentale, dal momento che dispone di competenze tecniche e la sinergia tra l’Ue e le sue agenzie dà una spinta in più agli obiettivi che si vogliono raggiungere, soprattutto per coniugare i programmi spaziali con gli obiettivi della difesa.