Bruxelles – Progressi per i portafogli transfrontalieri di identità digitale europea, grazie all’approvazione delle norme tecniche da parte della Commissione europea.
Nell’ambito del quadro europeo di identità digitale, sono state adottate norme per la funzionalità di base e la certificazione dei portafogli di identità digitale europea (eID). Un passo importante per raggiungere gli obiettivi di creare e rilasciare portafogli propri da parte degli Stati membri entro il 2026.
L’iniziativa dei portafogli europei di identità digitale riguarda la collaborazione tra Ue e Stati membri, per concretizzare un progetto che contribuisce alla transizione digitale in modo sostanziale. Offriranno agli utenti privati e alle imprese un modo universale, affidabile e sicuro per identificarsi quando si accede a servizi pubblici e privati oltre confine. Tra gli esempi di utilizzo dei portafogli digitali vi sono l’apertura di un conto bancario, la dimostrazione della propria età, il rinnovo delle prescrizioni mediche, il noleggio di un’auto o l’esibizione dei biglietti aerei.
Nei regolamenti di attuazione, sono stati stabilite alcune caratteristiche principali, come gli standard e le specifiche. Decise anche le procedure uniformi per le funzionalità tecniche degli e-wallet, che riguardano i formati di dati richiesti per l’uso transfrontaliero dei documenti digitali e le misure per garantire sicurezza e affidabilità.
Avere degli standard comuni, permetterà a ciascun Paese membro di sviluppare dei portafogli che siano accettati universalmente a livello europeo e siano interoperabili, nel rispetto delle norme europee che proteggono dati personali e privacy. I dati dovrebbero essere memorizzati localmente sul portafoglio, lasciando la possibilità agli utenti di controllare quali informazioni condividono, senza tracciamento o profilazione. Altrettanto importante in questo ambito è l’integrazione del nuovo strumento con un cruscotto per la privacy, che darà completa trasparenza su come e con chi vengono condivise le informazioni del portafoglio.
Non vengono tralasciate le certificazioni dei portafogli eID, illustrate dal quinto regolamento di attuazione con cui sono stabilite le specifiche e le procedure per un quadro solido relativamente allo strumento e, nuovamente, alla garanzia della privacy.
Quando entrerà in vigore l’uso dei portafogli digitali, con un solo clic sarà possibile per gli utenti condividere in modo sicuro gli attributi richiesti con persone fidate, rivelando solo i dettagli richiesti (come l’età o la nazionalità), senza condividere ulteriori informazioni identificative. Questo limiterà la possibilità di profilazione e darà agli utenti il controllo sui propri dati personali, cosa che non è possibile con i documenti fisici. Tramite questo strumento sarà possibile evitare la frammentazione e ridurre la burocrazia per i cittadini europei che si spostano in altri Stati, garantendo semplificazione e contributo agli obiettivi complessivi dell’Ue.