Bruxelles – Nessun ripensamenti sulla strategia di sostenibilità, ma nessuna intenzione di abbandonare il comparto dell’auto alle sue problematiche, ben note a Bruxelles, e che la Commissione europea intende affrontare. Margrethe Vestager offre rassicurazione all’industria dell’automotive. A nome dell’intero collegio, la vicepresidente esecutiva responsabile per la Concorrenza, garantisce che il team von der Leyen “sta seguendo con grande attenzione e preoccupazione i recenti sviluppi nell’industria automobilistica dell’Ue”, e che l’agenda politica non cambia. Si vuole “preservare la produzione in Europa, garantendo al contempo una transizione giusta e una competitività sostenibile“, spiega Vestager.
La vicepresidente esecutiva risponde a un’interrogazione parlamentare presentata dai socialisti belgi, preoccupati per la chiusura dello stabilimento Audi di Bruxelles (poi arrivata), ultimo tassello di un comparto sempre più in difficoltà. L’Europa non resterà a guardare. “La Commissione – continua Vestager – ha preso atto dell’analisi delle sfide dell’industria automobilistica contenuta nel rapporto Draghi e prenderà in considerazione ulteriori misure nel contesto dell’annunciato futuro piano d’azione industriale per l’industria automobilistica“.
Bisognerà attendere il processo di formazione del nuovo collegio dei commissari, però. Si nel pieno del processo di rinnovamento istituzionale, e la strategia per salvare e rilanciare in grande stile il comparto auto a dodici stelle risente inevitabilmente del calendario politico. Vestager può comunque rassicurare le industrie dell’automotive: “Nel 2025″ è prevista una relazione che farà il punto della situazione sui progressi compiuti, con osservazioni e considerazioni “anche su misure finanziarie adeguate per garantire una transizione giusta e attenuare eventuali impatti negativi”. Perché comunque dal Green Deal non si torna indietro.