Bruxelles – La Commissione punta sulle tecnologie avanzate e sulle startup ad alto potenziale nell’economia digitale. Nell’ambito del programma Horizon, l’esecutivo comunitario ha aumentato il bilancio del Consiglio europeo per l’innovazione (Eic nell’acronimo inglese) e migliorato l’accesso ai finanziamenti per le aziende innovative, con l’obiettivo di portare l’economia del Vecchio continente al pari con quella dei suoi competitor internazionali, Cina e Stati Uniti in testa.
Martedì (29 ottobre) il Collegio ha approvato un budget rimpolpato di circa 200 milioni di euro per l’Eic nel 2025, che aumenta così fino a 1,4 miliardi. L’Eic è stato introdotto nel 2021 all’interno dell’Horizon, il famoso programma dell’Ue per la ricerca e l’innovazione, ed ha una dotazione di 10 miliardi per il periodo di bilancio 2021-2027. Fino ad oggi, secondo i dati della Commissione, ha sostenuto con i finanziamenti comunitari oltre 630 aziende e oltre 450 progetti di ricerca.
Oltre a risorse più consistenti, l’Eic conterà dall’anno prossimo anche una serie di altre novità, tra cui un migliore accesso ai finanziamenti azionari di scale-up della cosiddetta Piattaforma per le tecnologie strategiche (Step), introdotta all’inizio di quest’anno per coordinare gli investimenti in aree che Bruxelles ritiene critiche per non rimanere indietro nella competizione globale (come suggerito nel famigerato rapporto Draghi).
Questo nuovo schema opererà con una dotazione di 300 milioni l’anno prossimo (ma il suo bilancio dovrebbe crescere fino a 900 milioni entro il 2027) e dovrà fornire investimenti tra i 10 e i 30 milioni a ciascuna delle aziende che “mirano a portare tecnologie strategiche sul mercato dell’Ue e a evitare dipendenze strategiche”. Tra le tecnologie in questione ci sono quelle digitali, quelle pulite e le biotecnologie.
Altri 120 milioni andranno poi alle tecnologie emergenti come robot autonomi, colture resistenti al clima, conversione dei rifiuti in materiali di base e diagnosi medica, mentre 250 milioni saranno destinati alle imprese in fase di avviamento in tecnologie specifiche come l’intelligenza artificiale generativa, il cosiddetto nuovo spazio, l’agritech e le soluzioni di mobilità innovative.
Il nuovo programma dell’Eic prevede anche un accesso migliore ai servizi di accelerazione per le imprese per le aziende emergenti dei Paesi considerati in via di sviluppo, nonché l’assegnazione di “sigilli di eccellenza” nell’ambito di numerosi bandi collegati alla piattaforma Step per ottenere con più facilità finanziamenti complementari oltre a quelli del programma Horizon (ad esempio quelli collegati ai fondi di coesione).
Saranno tre gli schemi principali di finanziamento per l’anno 2025. Il primo, Eic Pathfinder, sarà dotato di 262 milioni e sarà disponibile per i gruppi di ricerca multidisciplinare (fino a 4 milioni ciascuno) che si occupano di “sviluppi tecnologici visionari in fase iniziale con il potenziale di portare a scoperte tecnologiche”.
Eic Transition (98 milioni) sarà invece dedicato a “trasformare i risultati della ricerca in opportunità di innovazione”, cioè a permettere la realizzazione concreta dei progetti collaborativi portati avanti non solo con Eic Pathfinder ma anche con altri programmi di ricerca dell’Ue, con sovvenzioni fino a 2,5 milioni per singolo progetto.
Infine, Eic Accelerator sarà il più corposo e metterà 634 milioni a disposizione di startup e Pmi per “sviluppare, commercializzare e scalare innovazioni con il potenziale di creare nuovi mercati o di sconvolgere quelli esistenti”. Qui le sovvenzioni potranno raggiungere un massimo di 2,5 milioni, mentre gli investimenti andranno dai 500mila euro ai 10 milioni.