Bruxelles – Sostegno all’Ucraina, difesa comune e migrazione sono i temi al centro del discorso della Presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, in occasione del 70esimo anniversario della scomparsa di Alcide De Gasperi.
La fondazione dedicata allo statista ha invitato Metsola a ricordarlo nella celebrazione che si è tenuta oggi (25 ottobre) alla Camera dei Deputati a Roma, alla presenza anche del Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella.
La politica di Alcide De Gasperi, ricorda Metsola, “è stata plasmata dall’esperienza di chi ha vissuto sulle mutevoli linee di faglia degli imperi“. Ultimo presidente del Consiglio dei ministri sotto la monarchia e primo della fase repubblicana, uno dei padri della partito Democrazia cristiana e dell’idea di Unione Europea, De Gasperi rappresenta sia per l’Italia che per l’Europa, come commenta la Presidente dell’Eurocamera, “una testimonianza dell’incredibile potenziale di ogni singolo individuo di diventare fautore del cambiamento”. E’ ricordato insieme ad Altiero Spinelli, Robert Schuman, Konrad Adenauer, Paul-Henri Spaak e Johan Willem Beyen come uno dei padri fondatori dell’Unione europea di oggi.
“Settant’anni fa, Alcide de Gasperi parlava del futuro del nostro continente in un mondo che stava rapidamente cambiando”, comincia Metsola, riconoscendo il parallelismo con i cambiamenti correnti del sistema internazionale. Tra delle fratture di ora si registra l’aggressione russa all’Ucraina del 24 febbraio 2022. La presidente dell’Eurocamera si dice “orgogliosa” di come l’Ue “si è unita e ha sostenuto senza esitazioni i nostri alleati ucraini”. E aggiunge: “Non si tratta solo dell’Ucraina. Si tratta dell’Europa“. Proprio dall’Eurocamera è recentemente arrivata l’approvazione del maxi-prestito a vantaggio dell’Ucraina, che testimonia e conferma l’impegno europeo nella difesa del paese guidato da Volodymyr Zelensky.
A questo si collegano le parole della Presidente relativamente al necessario impegno per “la costruzione di una vera Unione di sicurezza e difesa, che sia complementare alla Nato senza competere con essa”. Uno dei progetti sostenuti fortemente da De Gasperi, durante il suo lungo impegno europeista, era proprio la Comunità europea di difesa, a complemento della Comunità del carbone e dell’acciaio insieme alla Comunità politica europea. “Non si tratta di idee nuove. De Gasperi e la sua generazione hanno enunciato questi principi oltre sette decenni fa”, conferma la Presidente del Parlamento europeo.
Ultimo tema toccato è la migrazione, scottante nel dibattito europeo di questo periodo. “Il Patto sulla migrazione e l’asilo, che abbiamo adottato all’inizio di quest’anno dopo un decennio di impasse politica, offre un percorso da seguire“, dichiara Metsola. Tramite “la fiducia nei nostri partner per la gestione delle frontiere esterne” è stato possibile “eliminare i controlli all’interno dell’Unione”, riferendosi all’area Schengen. Proprio per questo, la Presidente ricorda che è necessario lavorare per “garantire che nessuno Stato membro, che sia l’Italia o qualunque altro, non si senta lasciato solo a gestire una questione che richiede un autentico approccio europeo“.
Metsola aggiunge che le risorse devono essere destinate a chi ne ha bisogno “intensificando il rimpatrio dei richiedenti asilo che non hanno diritto alla protezione e che possono essere rimpatriati rapidamente, e in sicurezza“. I dati di Eurostat su questo tema confermano che l’Europa continua a fare fatica tra teoria e pratica, con solo una persona migrante irregolare su quattro che viene rimpatriata.
“Questo è il momento di prendere quelle decisioni che garantiscono la prosperità della nostra Unione per le generazioni a venire“, continua Metsola, traendo insegnamento da De Gasperi. L’Ue arranca e la politica europea deve rappresentare “soluzioni e leadership”. Presiedere l’unica istituzione direttamente eletta dai cittadini comporta anche dover essere all’altezza del proprio mandato e delle necessità degli europei. Metsola sembra averlo molto chiaro quando parla di affrontare la povertà, la disoccupazione o l’iper-burocrazia europea “che fa sembrare l’Europa lontana e che contribuisce a spingere le persone verso le frange politiche estreme”.
Chiude l’intervento auspicando che l’Europa che verrà costruita nei prossimi anni sia quella “immaginata da Alcide De Gasperi: un’Europa in cui i confini non limitano le ambizioni, in cui la cooperazione porta a una prosperità condivisa”. Desiderio che si spera di vedere concretizzato nelle future scelte politiche europee di cui anche Metsola e l’istituzione che presiede saranno responsabili.