Bruxelles – L’Ue recupera il 61,4 per cento dei rifiuti. Anche nel 2022, l‘Italia capofila delle migliori, con la quota più alta di riciclaggio tra i paesi Ue.
L’ufficio statistico dell’Unione Europea ha rilevato che, nel 2022, sono stati trattati circa 1992 milioni di tonnellate di rifiuti. Dal 2004, mentre la quantità di rifiuti è aumentata del 5 per cento, i rifiuti recuperati sono aumentati da 870 a 1223 milioni di tonnellate, con una crescita di quasi il 41 per cento.
Si parla di recupero comprendendo il riciclaggio, il riempimento e l’incenerimento con recupero di energia. Mentre il riciclaggio consiste in “qualsiasi operazione di recupero mediante la quale i materiali di scarto sono ritrattati in prodotti, materiali o sostanze, sia per scopi originali che per altri scopi”, il riempimento è un’operazione per cui “i rifiuti idonei sono utilizzati a fini di bonifica in aree scavate o a fini ingegneristici nel paesaggio”. A livello di Unione, il riciclaggio va per la maggiore (40,8 per cento), seguito dal riempimento (14,2 per cento) e dal recupero di energia (6,4 per cento).
La quantità di rifiuti soggetta a solo smaltimento nel corso dello periodo 2004 – 2022 è diminuita del 25,1 per cento. Nel 2022 la maggior parte è rimasta collocata in discarica.
Considerando l’obiettivo di neutralità climatica entro il 2050, previsto dal Green Deal, si è reso necessario agire anche sull’economia circolare, come annunciato nel Piano di azione relativo. Nel novembre 2022, la Commissione ha proposto nuove regole a livello europeo sugli imballaggi ed ha introdotto la “direttiva sul diritto di riparazione“, spingendo sull’idea che meno prodotti scartati significa meno rifiuti e meno inquinamento. Parallelamente, sta avvenendo una transizione verso l’uso di materiali biodegradabili e compostabili.
I paesi europei si comportano in modi diversi rispetto alla gestione dei rifiuti, dimostrato anche dagli ultimi risultati Eurostat. Le differenze di risultato sono molto chiare tra i paesi europei: l’Italia è best practice di riciclaggio con l’85,6 per cento, seguita da Belgio e Slovacchia. La Slovenia in testa per il riciclo via riempimento, mentre restano indietro Romania, Bulgaria e Finlandia, Irlanda e Svezia, che tra l’altro, tra il 2018 e il 2020, è stata terreno per il “più grande crimine ambientale in Svezia in termini di portata e organizzazione“.