Bruxelles – Per il New York Times un “duro colpo” inferto a coppie gay e infertili, per il Washington Post “molte famiglie italiane vivranno nell’ombra”. Il francese Le Monde parla di una legge spinta da “una premier che si dipinge come madre e cristiana”. La legge con cui il governo italiano ha reso la gestazione per altri (Gpa) un reato universale fa il giro del mondo. Da Bruxelles, la leader dell’opposizione italiana, Elly Schlein, l’ha definita “atroce propaganda sulla pelle delle persone e dei bambini”.
Già reato in Italia da vent’anni, la cosiddetta “maternità surrogata” verrà ora perseguita anche se praticata all’estero. Con pene fino a due anni di reclusione e multe fino a un milione di euro. La legge, proposta da Fratelli d’Italia, consiste in un solo articolo, che modifica la precedente legge del 2004 aggiungendo: “Se i fatti di cui al periodo precedente sono commessi all’estero, il cittadino italiano è punito secondo la legge italiana”.
Per la segretaria del Partito democratico la legge è un “obbrobrio ideologico” che “calpesta i diritti fondamentali di bambine e bambini“. Perché la legge, oltre a scatenare una potenziale “caccia alle streghe” contro chi ha fatto ricorso alla gestazione per altri, potrebbe avere pesanti ricadute sui figli e figlie, con indagini o eventuali condanne contro i propri genitori. Ad oggi, come riporta l’Associazione Luca Coscioni, sono 65 i Paesi nel mondo che consentono la maternità surrogata per legge, mentre 35 ne prevedono la forma solidale. Nell’Unione europea, solo Portogallo, Grecia, Paesi Bassi, Cipro e Irlanda la prevedono. Ma nessuno la criminalizza se praticata all’estero.
La nuova legge italiana non colpisce soltanto le coppie eterosessuali che non riescono ad avere figli, ma rende soprattutto praticamente impossibile costruire una famiglia per le coppie gay, a cui la legge italiana vieta già l’adozione. “Una figuraccia internazionale”, l’ha definita in una nota Carolina Morace, eurodeputata del Movimento 5 Stelle, augurandosi che “la Corte Costituzionale o la Corte di Giustizia dell’Ue boccino presto questo attentato alla libertà dei cittadini che fa impallidire persino uno come Orban”.