Bruxelles – Un attacco informatico “senza precedenti”: con queste parole il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha commentato il blackout dell’emittente statale Vgtrk occorso lunedì (7 ottobre), il giorno del compleanno di Vladimir Putin. La matrice, secondo quanto riportato da Mosca, sarebbe ucraina.
Nelle prime ore del mattino, i servizi online e di trasmissione interna dell’azienda russa – definita dallo stesso Peskov come una “struttura infrastrutturale critica” – hanno smesso di funzionare per diverse ore, inclusi gli streaming dei canali televisivi e radiofonici Russia-1 e Russia-24. Da Vgtrk hanno fatto sapere in tarda mattinata che “tutto sta funzionando normalmente” e “non sono stati causati danni significativi alle operazioni”.
Gli “specialisti” sono al lavoro per determinare l’identità dei responsabili ed “eliminare le conseguenze di questa interferenza maligna”, ma il sito Gazeta.ru ha riferito che dietro l’attacco ci sarebbe il gruppo di hacker noto come Sudo rm-Rf, che è legato all’Ucraina.
Per ora, Kiev non ha rivendicato ufficialmente la paternità dell’attacco, che è arrivato nel giorno del 72esimo compleanno del presidente russo. Secondo il quotidiano Politico, fonti interne alle forze dell’ordine ucraine avrebbero riferito che “gli hacker ucraini si sono congratulati con Putin per il suo compleanno”.