Bruxelles – Ue-Algeria, i rapporti bilaterali si fanno tesi per colpa della carne “halal”, il procedimento di realizzazione dei cibi secondo i dettami islamici. Il governo introduce requisiti considerati troppi puntigliosi e ancor più costosi, attraverso certificazioni specifiche che inquietano l’Unione europea. Il braccio di ferro dell’halal deriva dalla decisione delle autorità algerine di imporre all’export Ue nuove condizioni, e nello specifico certificazioni di idoneità rilasciati dalla Grande Moschea di Parigi. Una misura introdotta a fine 2023, e che viene censurata a Bruxelles.
“La Commissione ha contattato le autorità algerine in diverse occasioni, esprimendo serie preoccupazioni in merito alla misura e sollecitando le autorità algerine a riconsiderarla“, fa sapere Valdis Dombrovskis, commissario per il Commercio, nella risposta all’interrogazione in materia presentata dall’europarlamentare Bert-Jan Ruissen (Ecr). Il team von der Leyen è consapevole dei “gravi effetti negativi sulle esportazioni di prodotti agroalimentari in Algeria” e dunque dei contraccolpi economici per il ‘made in EU’, ma la situazione resta tutt’altro che di semplice soluzione.
“La Commissione non risparmia sforzi per lavorare al miglioramento delle relazioni commerciali e di investimento con l’Algeria, che nel complesso rimangono molto difficili“, ammette ancora Dombrovskis, garantendo che non si è intenzionati a mollare. E’ intenzione dell’esecutivo comunitario impegnarsi ” sia a livello tecnico sia a livello politico” per redimere “tutti gli aspetti” che complicano l’accesso dei prodotti europei nel mercato algerino.
La questione della carne halal è solo l’ultimo tassello di una politica intransigente che impedisce alle imprese dei Paesi dell’Ue di fare affari in Nord Africa, motivo di tensioni sfociate con l’avvio della procedura per la risoluzione delle controversie. Quel che è certo, e Dombrovskis lo dice apertamente, è che “la Commissione ritiene che l’introduzione da parte dell’Algeria, nel giugno 2023, della misura aggiuntiva di certificazione halal ostacoli significativamente gli scambi commerciali con l’Ue“. Un ostacolo che non piace e che incrina le relazioni bilaterali.