Bruxelles – Negli scorsi giorni era emerso sempre più chiaramente il disagio di Ursula von der Leyen, presidente (ri)eletta della Commissione europea, riguardo alla rosa di candidati proposti dagli Stati membri per il suo prossimo Collegio. I quali hanno sostanzialmente ignorato la sua richiesta di inviarle due nomi alternativi (un uomo e una donna) per occupare la propria casella nell’esecutivo comunitario che guiderà l’Unione nei cinque anni a venire, che appare fin qui a netta prevalenza maschile. Pare che ora qualcosa si stia muovendo, con la Slovenia che ha annunciato un cambio del proprio candidato, Tomaž Vesel, e la sua sostituzione – che con ogni probabilità sarà dunque una donna.
Come riportato dai media sloveni, il candidato precedentemente indicato da Lubiana ha ritirato il proprio nome dalla lista dei potenziali commissari per il secondo Collegio von der Leyen venerdì (6 settembre). Si trattava di Tomaž Vesel, avvocato ed economista affiliato ai liberali di Renew Europe, già presidente della Corte dei conti slovena nonché del Comitato di audit e compliance della Fifa.
Vesel ha motivato la sua decisione citando divergenze di opinioni tra lui e la presidente eletta della nuova Commissione circa la composizione di quest’ultima: “Purtroppo, io e la presidente von der Leyen non condividiamo lo stesso concetto di come dovrebbe funzionare” il prossimo esecutivo comunitario, ha dichiarato l’economista, augurandosi che il suo Paese ottenga “finalmente un portafoglio buono e influente”.
Le sue “dimissioni” sono già state accettate dal primo ministro liberale Robert Golob, che ora dovrà comunicare un nuovo profilo da inviare a Bruxelles. Stando a fonti locali, il premier avrebbe già avviato consultazioni con i partner della coalizione di governo per giungere quanto prima ad una quadra. I nomi in lizza sembrerebbero essere due, entrambi femminili. C’è quello di Marta Kos, diplomatica compagna di partito di Golob, che sarebbe l’opzione preferita della coalizione di centro-sinistra al potere a Lubiana. Ma c’è anche quello della socialdemocratica Tanja Fajon, attuale ministra degli Esteri, che il leader dell’opposizione Janez Jansa preferirebbe a Kos e potrebbe dunque rappresentare una candidata più “trasversale”.
Il tempo stringe, comunque, dato che von der Leyen vorrebbe presentare formalmente la sua nuova squadra già il prossimo 11 settembre. In ottobre, i candidati commissari dovranno poi sottoporsi alle audizioni degli eurodeputati, dopo le quali il nuovo Collegio potrà finalmente assumere le sue funzioni – ma non prima del voto di fiducia della plenaria dell’Eurocamera, previsto tra novembre e dicembre.