Bruxelles – Si sono aperti a Verona i lavori del ventiduesimo G7 dei Parlamenti, la kermesse che riunisce i leader delle Camere basse dei 7 grandi del mondo. Ad accoglierli non c’era la premier Giorgia Meloni, rimasta all’ultimo momento a Roma, ma Lorenzo Fontana, presidente della Camera dei Deputati e originario proprio della città scaligera. In mattinata l’intervento di Roberta Metsola, che ha ricordato ai colleghi “l’importanza e la rilevanza” dell’evento, perché “l’influenza, i principi e le azioni” del G7 “servono come riferimenti globali”.
I temi su cui si concentreranno i leader hanno un chiaro denominatore comune: la sicurezza, che è diventata “un leitmotiv delle nostre discussioni”, ha evidenziato Metsola. I nuovi equilibri geopolitici globali e l’accesso alle risorse strategiche, il rapporto con l’Africa e il Mediterraneo, i rischi posti dall’avanzare dell’intelligenza artificiale. Sono questi i punti su cui verterà la dichiarazione finale prevista al termine della tre giorni di summit. Come testimoniato dalla presenza, come osservatore, di Ruslan Stefanchuk, presidente del Parlamento di Kiev, il focus non può che essere l’Ucraina.
“Gli ucraini non combattono solo per la loro sicurezza ma per noi e per i valori che condividiamo”, ha dichiarato Metsola. Se l’obiettivo del G7 è quello di “lavorare per un mondo di pace e più sicuro”, allora il ruolo dei Parlamenti nazionali, le case della democrazia, è di primo piano: “Le minacce all’ordine del mondo democratico – ha avvertito la leader Ue – trovano terreno fertile dove c’è più bisogno di democrazia”. Un monito ripreso da Stefanchuk, che ha ricordato come l’aggressione di Mosca “non stia mettendo alla prova solo noi, ma tutti voi”.
La premier Meloni ha dichiarato in videocollegamento che l’Occidente “non è una fortezza che vuole o deve difendersi da qualcosa o da qualcuno”, ma “un’offerta di valori aperta all’esterno“, che vuole costruire con i partner globali le condizioni di sviluppo condiviso. Nel dare il via ai lavori, Meloni he ricordato che i governi del G7 esercitano il proprio “ruolo insostituibile nella difesa della libertà e della democrazia” seguendo gli orientamenti dei rispettivi parlamenti, “dove la sovranità popolare trova la sua massima espressione”. Per questo secondo la premier “lo sviluppo e il rafforzamento della dimensione parlamentare del G7 rappresenta un valore aggiunto”.
Non solo politica. Dal Palazzo del Podestà, sede della prefettura di Verona scelta per i lavori, in Piazza Dante, la delegazione verrà accompagnata da Fontana in Arena, dove assisterà in serata alla rappresentazione de Il Barbiere di Siviglia. Nella giornata di domani (7 settembre), i leader faranno tappa anche all’iconico balcone di Giulietta, prima di recarsi a pranzo in una villa in Valpolicella.