Bruxelles – Le riserve di gas ci sono, hanno raggiunto l’obiettivo prestabilito “con dieci settimane di anticipo” rispetto al previsto, e quindi “non abbiamo indicazioni di minacce particolari” o rischi per la sicurezza energetica dell’Ue. Tim Mc Phie, portavoce della Commissione Ue per le questioni energetiche, assicura: l’Unione europea è pronta per l’inverno. Gli Stati membri stanno lavorando nel rispetto degli obiettivi e delle strategie comuni, e lo stanno facendo bene, tanto è vero che allo stato attuale l’Ue ha raggiunto scorte di gas pari al 90 per cento della propria capacità complessiva.
Il target vincolante di riempimento al 90 per cento degli impianti entro il primo novembre di ogni anno è stato posto a seguito della guerra russa in Ucraina e il deterioramento dei rapporti tra l’Ue e Mosca. L’Unione europea ha inteso evitare dipendenze rischiose e pericolose da Gazprom, principale fornitore fino al 2022, e assicurarsi di non ritrovarsi ricattata dai russi. Non a caso dall’esecutivo comunitario si sottolinea ancora quanto lo stoccaggio di gas è “fondamentale per la sicurezza dell’approvvigionamento energetico in Europa” in quanto può coprire fino a un terzo della domanda di gas dell’Ue in inverno.
Per l’inverno 2024-2025 l’Ue si presenta preparata. Ad ogni modo non si intende cantare vittoria troppo presto, e la Commissione, assicura la commissaria per l’Energia, Kadri Simson, “continuerà a monitorare la situazione, in modo che i livelli di stoccaggio del gas rimangano sufficientemente elevati nei prossimi mesi e in modo da mantenere la nostra attenzione sul miglioramento dell’efficienza energetica e sulla promozione dell’implementazione delle energie rinnovabili”.