Bruxelles – Complici le stagioni fredde con il maltempo e una politica che ha imposto un’accelerazione su rimpatri e accordi con i Paesi terzi, fin qui, nel 2024 il numero di arrivi irregolari di persone migranti registra una diminuzione, e anche importante. Secondo i dati preliminari registrati da Frontex, l’Agenzia di guardia costiera e di frontiera dell’Ue, considerando il periodo gennaio-luglio 2024 e mettendolo a confronto con il periodo gennaio-luglio 2023 gli attraversamenti irregolari delle frontiere diminuiscono del 36 per cento, che si traduce in termini assoluti in 113.400 persone in meno che hanno tentato di entrare su suolo Ue al di fuori dei canali previsti dalle regole.
I maggiori cali negli attraversamenti irregolari delle frontiere sono stati osservati sulle rotte dei Balcani occidentali e del Mediterraneo centrale, rispettivamente del 75 per cento e del 64 per cento rispetto al lasso temporale considerato.
La rotta del Mediterraneo centrale, quella che interessa l’Italia, ha registrato una “significativa” tendenza al ribasso negli ultimi mesi. Nel periodo gennaio-luglio, questa rotta migratoria ha visto un calo del 64 per cento negli attraversamenti, a 32.200. Tuttavia, rileva Frontex, “il Mediterraneo centrale rimane la rotta migratoria più attiva verso l’Ue”. La diminuzione di quest’anno può essere attribuita, secondo l’Agenzia, principalmente alle misure preventive delle autorità tunisine e libiche per interrompere le attività dei trafficanti. Gli arrivi da quei due Paesi rappresentano il 95 per cento di tutti i migranti segnalati sulla rotta del Mediterraneo centrale.
Anche il numero di rilevamenti sulla rotta dei Balcani occidentali ha continuato a diminuire “in modo ” nel periodo gennaio-luglio ed è sceso fino al 75 per cento, a poco più di 12.400 unità. Nel frattempo, la rotta dell’Africa occidentale ha continuato a registrare numeri di rilevamenti senza precedenti, con il totale di migranti irregolari arrivati alle Isole Canarie nei primi sette mesi in aumento del 154 per cento anno su anno, a oltre 21.600.